846 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo X. vera religione protestante in Inghilterra, Scozia e Irlanda b.1 Carlo I ritenne necessario, allorché ricevette la Comunione ad Oxford, dichiarare prima solennemente, ch’egli avrebbe conservata la religione protestante « senza concessioni al papismo ».2 Ma in Londra questa dichiarazione fu accolta con risa d’incredulità. Quando proprio ora tornarono dall’Irlancla due reggimenti inglesi, che furono creduti a torto composti di nativi irlandesi, parve eliminato o«rni dubbio che Carlo I si fosse fatto strumento di una spaventosa congiura papistica.3 L’uomo più influente del Parlamento, Giovanni Pym, era odiatore fiero dei cattolici. Personalmente nè episco-palista nè presbiteriano, egli tuttavia aveva la religione sempre in bocca e si atteggiava a campione del protestantesimo.4 Fin dal suo primo discorso parlamentare egli propose una associazione giurata per render sicuri in patria gl’inglesi contro i cattolici. Questa proposta, conseguenza dell’associazione del 1584, fu il germe della Protesta del 1641 e della lega parlamentare del 1643, se non addirittura della stessa Lega solenne e Covenant,6 cioè del «Co-venant » cogli Scozzesi,6 che provocò la caduta finale della monarchia. Se non, dunque, i cattolici per sè, l’odio e le avversioni contro di essi ebbero una gran parte nei torbidi del tempo. Quotidianamente il Parlamento emetteva nuove ordinanze; ma sono assai poche quelle, anche riguardanti le cose più indifferenti, in cui non venga sostenuto, che la guerra è stata provocata e si continua per opera dei cattolici a fin di innalzare il papato sulle rovine del protestantesimo.7 Le dicerie continue sul papismo e le congiure cattoliche, sincere o no, dovevano naturalmente avere cattive conseguenze per i vecchi credenti. Fin da quando il parlamento cominciò ad arro-lare soldati e le soldatesche indisciplinate saccheggiarono e rullarono, i cattolici furono coloro che più soffersero violenze: lady Ri-vers, una cattolica di Colchester, fu danneggiata nella sua proprietà per 40.000 sterline.8 Dovunque in Inghilterra il Parlamento 1 « That there was a fixed resolution in the Popish party utterly to exui-pate the true Protestant religion ». Ivi 208. 2 « Without any connivance of Popery ». Ivi 212. 3 « The belief, which had always be strong, that Charles has made liim^' the instrument of a terrible Popish conspiracy, was raised to absolute con\ i<-tion ». Gardiner, Civil war I 288. 4. Ivi 300, 303. 6 Giudizio del Gardiner (ivi 301). 6 Su « the Solemn League and Covenant » cfr. ivi 269. 7 Così il Lingard (X 126 s.). . . 8 Gardiner, loc. cit. 14; Armanni, loc. cit. XII 345. Degli « inestin^ bili danni» dei cattolici in varie provincie scrive l’Armanni (XV 16) 111 ' ^ 5 ottobre 1642: specialmente nell’Essex sono saccheggiate tutte le cas \0 molte non è rimasto nè uno sgabello nè un letto, il bestiame è stato poi via, i granai votati.