562 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo VI. È assai difficile di comprendere la mancanza di scrupoli, con la quale padre Giuseppe aiutò il grande politico realista nella lotta per rovesciare gli Absburgo. Sinceramente, o vittima egli stesso di un pio inganno, credeva alla possibilità di poter condurre all’attuazione il suo progetto per la crociata, dopo aver abbattuto la Spagna. Quanto grande fosse l’accecamento di questo feroce nemico degli ugonotti e dei musulmani, mostra il fatto che, nella sua lotta contro gli Absburgo, accettò volentieri la cooperazione contro l’Austria non solo del calvinista Bàkóczy ma perfino dei Turchi.1 Raramente hanno albergato in un sol petto due pi none così differenti, lo statista e il sacerdote. Padre Giuseppe si giovò del suo influsso politico per promuovere in modo grandioso le missioni estere 2 e per diffondere il suo ordine.3 In mezzo alle sue cure diplomatiche compose degli eccellenti scritti spirituali per il convento da lui fondato delle righe del Calvario. Dall’anno 1617, con grande soddisfazione del papa, anzi coll’appoggio finanziario di lui, egli aveva organizzata l’opera delle missioni nella Francia occidentale, ove gli effetti raggiunti furono grandiosi. Nonostante l’ostilità che incontrarono in tutte queste regioni totalmente protestanti, i cappuccini riuscirono a guadagnare alla Chiesa nel corso di un decennio 50.000 ugonotti.4 Anche laici cattolici come Giovanni Dubois, avvocato regio a Saint Lo, si adoperarono per la conversione degli ugonotti. Dubois appartiene a quei molti laici di posizione eminente che, come Michele De Marillac, Renato Gautier, Dionigi de Cordes e il barone Renty erano instancabili in opere di pietà e beneficenza.5 L’Oratorio mise a disposizione il P. Lejeune, un missionario distinto che fin dal primo trentennio del secolo si dedicò anzitutto alla conversione dei peccatori e a lenire la miseria. Egli cominciò la sua attività nella diocesi di Langres e la estese poi a quella di Rouen, dove a 40 anni perdette durante una predica 1 Cfr. W. Andreas, Geist und Staat. Hist. Portrats 62 s., 69 s., 's' Fra le caratteristiche dell’« Eminenza grigia » le descrizioni di Andreas soni le migliori. 2 Cfr. Capitolo IX. 3 Vedi Fagniez I 288 s.; Prunel 189. Cfr. Descouvres, Le V. Joseph ■ ses charges, ses 'prédications de 1604-1613, Angers 1915. A Parigi i caPPUy*ü avevano tre residenze. A Gondrieu fondarono una residenza 1627-1628. ^ Bèii. de Gascogne 1905, n. 4. Nella diocesi di Metz si stabilirono nel (l- ^ Diedenhofen e nel 1629 in Saarburg; vedi «* Notice hist. des conventi llu^ . PP. Capucins ont dans la ville et diocèse de Metz». Cod. 74, p. -1 -1, blioteca civica di Metz. 171, 4 Vedi Fagniez I 288 s., 315 s., Cfr. Léman, Instructions 72 s., 92 s., ^ 6 Cfr. Picot I 344 s.; Saint-Jure, Vie de M. de Benty, Parigi 16» 'jix0li società del terz’Ordine francescano, fondata da Dubois, vedi H. GU _ Les Pères pénitents à 8t.-Lô 1630-1691 d’après des docum. inédits, St.-