Speranze lusinghiere per il duca di Nevers. 377 ili Mantova e la preminenza di qnesto sui discendenti femminili del Monferrato, era indubbiamente l’erede più prossimo,1 non poteva essere gradito agli Spagnuoli, gelosi della loro egemonia in Italia. giacché quale duca di Nevers e Bethel apparteneva ai vassalli del re di Francia. Tuttavia, nonostante le obiezioni che questa cir-i istanza faceva sorgere in Madrid, sembra che da principio non si pensasse colà sul serio a contestare al duca il suo diritto. Come a»ieurò espressamente più tardi il conte Olivares all’inviato papali Cesare Monti, il governo spagnuolo, alla notizia della grave malattia di Vincenzo, aveva deciso di mandare al duca di Nevers un corriere per offrirgli la protezione della Spagna per ima presa di possesso pacifica di Mantova e Monferrato.2 È probabile che in tal caso si sarebbero imposte delle condizioni, onde ottenere delle garanzie, ma ad escludere il duca di Nevers allora non si pensava.3 Più favorevoli stavano ancora le cose per Nevers in Vienna, ove egli aveva una calda patrocinatrice nella imperatrice Eleonora, che era sua parente prossima perchè figlia di Vincenzo I. Questa pensava a far trasferire la principessa Maria alla corte imperiale per educarla sotto la sua sorveglianza. Dei rispettivi negoziati venne incaricato il Khevenhiiller, inviato come ambasciatore a Madrid al principio del 1628, il quale aveva nello stesso tempo l'istruzione di rassicurare Nevers in quanto alla sua successione nei ducati.4 L’avidità degli Spagnuoli d’ingrandire i loro possessi in Italia s,:l va qui ancora in memoria di tutti, cosicché già nel 1615 passava per sicuro che, in caso dell’estinzione della linea maschile dei Gon-;l Madrid si sarebbe saltati a piè pari sopra le giuste pretese del 'luca di Nevers. Nonostante tutte le assicurazioni tranquillizzanti, tanto a Mantova che a Roma che a Parigi si era persuasi che, qualora d caso subentrasse, il gabinetto di Madrid avrebbe mirato ad incorporare al ducato lombardo anche Mantova o almeno il Monferrato, " •'"rebbe procurato in ogni caso di insediare in Mantova come successore della casa Gonzaga persona di sentimenti spagnuoli.6 Ur-•auo A III, per motivi di politica e di diritto, credeva necessario di "v v lare a tali tentativi. Egli si accordò perciò coll’ambasciatore '•incese Béthune per le contromisure necessarie. Onde creare 1 fatto compiuto, si decise che il figlio del duca Carlo di Nevers, ' uea di Rethel, dello stesso nome, il quale si tratteneva in Man- 1 Vedi Schneider, loc. cit. 3 s. . . T .ÌQÌ.„ "Il passo su ciò dalla relazione di Francesco degl Albici: « ego a di Mona. C. Monti» (vedi pag. 374 n. 1) in Ranke, Päpste li6 347 n. L. Vedi Ranke, loc. cit. ‘ Vedi Kiievenhüller XI 30 s.; Kiewning 1 xlv s.; sull imperatrice ofr- G-B. Intra, Le due Eleonore Gonzaga imperatrici, Mantova 1891. 6 \ edi Ranke II6 347.