112 Gregorio XV. 1621-1623. Capitolo III. Nakhiievan, Gregorio XV fondò un collegio in questa stessa città.1 A parte la fondazione di questo seminario, la Propaganda in una seduta del 10 gennaio 1623, alla quale assisteva anche il papa, decise d’inviare in Armenia quattro missionari dell’ Ordine domenicano sotto Santinelli, di far tradurre il catechismo del Bellarmino e l’istruzione fiorentina, di citare a Roma quell’ignorante arcivescovo e di esortare all’Unione il patriarca dissidente.2 Fra i Caldei il patriarca Simeone di Urmia teneva per Roma.3 Dei patriarchi caldei di Mossul, Elia II era passato nel sinodo di Diarbekir all’altra sponda. In Persia i Carmelitani di Ispahan svolgevano un’azione così efficace, che molte furono le conversioni e sorsero numerose chiese con comunità.5 Sulla situazione delle missioni nell’impero coloniale portoghese informa la relazione che inviò alla Propaganda il collettore di Portogallo Albergati, nella primavera del 1623. Se ora - vi si dice -nei paesi benedetti prima da copiose conversioni, sono da registrarsi più regressi che progressi, ciò risale in parte al fatto che i colonizzatori portoghesi trattano gl’indigeni crudelmente, in parte alla cattiva condotta di molti religiosi, alla loro indulgenza per i peccati dei Portoghesi, ed infine all’esclusiva ammissione di missionari portoghesi che badano sovrattutto ad ammassar tesori per i loro parenti. Bisogna perciò che vi si possano inviare anche dei missionari di altra nazionalità; egli ha insistito perchè si allontanassero gl’inetti ed ha ottenuto l’invio di otto gesuiti italiani. Voglia la Propaganda inviare solo zelanti e coraggiosi messaggeri della fede, non promuovere a vescovi dei religiosi, mettere in guardia i superiori contro gli affari commerciali e comporre le beghe che regnavano. Per l’Africa - continua l’Albergati - egli ha proposto al re l’istituzione di due vescovadi, per l’occidente e per l’oriente, inoltre di provvedere meglio alla cura d’anime del Congo e di erigere un collegio in Loanda; ha inoltre patrocinato l’esplorazione del Nilo superiore per stabilire una comunicazione fra le missioni africane dell’occidente e dell’oriente e l’invio di quattro spedizioni missionarie a Serra Leone, Capo Verde, S. Tomaso e nel Congo.5 Proposte queste molto opportune; perchè nel regno del Congo da una parte erano cessate le missioni gesuitiche del secolo XVI, 1 * Breve a « Math. Erasmus Archiep. Nachevanensis » del 4 febbraio 1623, Arm. XLV 24, Archivio segreto pontificio. Giubileo per l’Armenia in Bull. XII 787 ss. * lus pontif. P. II n. 6. 3 Vedi Schmidlin Missionsgeseh. 221. 4 Vedi ivi 222. Cfr. Bessarione V (1898-99) 506, 508. Vedi anche la relazione nello Spini. Vatie. I 97 s. 5 Vedi Kii.ger nella Zeitschr. für Missionswiss. XII 18 s.