L’opera dei Cappuccini in Francia. nelle sue reti anche quest’ordine. Padre Giuseppe non era l’unico cappuccino, di cui il cardinale si servisse per i suoi scopi politici. I Cappuccini non parteciparono alla trattazione della questione sommamente delicata del potere papale, come in genere non usavano prender parte all’attività letteraria; il loro campo era la cura di anime, specialmente fra le classi basse, ove lavoravano magnificamente. Grande impressione fece la circostanza che, come prima il fratello del cardinale Joyeuse, il consigliere di Stato, Carlo Boehart de Champigny (f 1624), venerato come santo sotto il nome di padre Onorato, così ora anche personalità altolocate, fra cui perfino un diplomatico, Brulart de Sillery, abbandonarono il mondo e presero l’abito di S. Francesco.1 Forse ancora più ammirazione destò l’eroico amor del prossimo che i cappuccini dimostrarono nei tempi terribili della peste, come negli anni 1630-lti.'!' in Langres, Digione, Chaumont, Bordeaux e Parigi, dove molti caddero vittima del loro ministero. In Gap di dieci cappuccini che si dedicarono alla cura degli appestati ne morirono sette;2 nell : Franca Contea nel 1636, come risulta da una bolla di Urbano Vili, di 180 padri soccombettero più di 80.3 Anche la provini ia di Lione ebbe in quest’anno a deplorare simili vittime.4 Altrettanto, grandi prestazioni vengono segnalate per i cappuccini nel campo della missione interna e della conversione degli ugonotti, Padre Marcellino percorreva il Delfinato e padre Onorato la s' iampagna, e così altri dello stesso ordine lavoravano nella Linauadoca e nelle Cevenne. In Barjac, dove nel 1623 si contava una dozzina di cattolici, nel 1630 v’erano solo 12 famiglie protestanti. In Florac i cappuccini convertirono più di mille ugonotti.5 Con zelo particolare operò su tale terreno il celebre padre Giuseppe, quest’uomo strano che aveva la mano in tutto, 1’« eminenza grigia », cui Richelieu concedeva la sua pericolosa amicizia iniziandolo uei suoi piani più segreti. I due uomini, essenzialmente differenti uella loro natura, s’incontravano nella passione di rendere politicamente grande la Francia; ciò facendo trascuravano completa-tamente ogni altro riguardo, anche il fatto che la loro alleanza coi protestanti arrestava il progresso della restaurazione cattolica ui Germania. Il cardinale si serviva del versatile cappuccino come ‘1Sl10 negoziatore per trattare gli affari più delicati e segreti. 1 Vedi Prtjnel, Riforme catholique 86. Cfr. Mazelin, Hist. du vén. P. Ho-noi'e, Parigi 1892. 2 Vedi Prunel 86 s., 190. 3 Vedi Morey, Les Capucins en Franche Comte 82. 4 Vedi « * Brevis enarratio luctuosi status provinciae Lugdunensis. fr. minor. Capucin. in immani pestilentia ». (Relazione del lionese defimtore Michel Ange del 9 settembre 1636 al generale dell’Ordine, Ms. 906 della Biblio-teta civica di Lione. 5 Vedi Prunel 190. 1 *8tor, Storia dei Papi, XIII. 36