Guglielmo Bishop vescovo di Inghilterra. 821 3. Gregorio XV, in seguito alla preghiera insistente dei cattolici inglesi per un vescovo, ne aveva dato loro uno, nonostante i dubbi in contrario, nella persona di Guglielmo Bishop;1 sotto Urbano Vili, ora, doveva vedersi, se le speranze suscitate dalla nomina del Bishop si sarebbero adempiute. L’istruzione, di cui lo fornì il nunzio di Parigi Corsini,2 riassume brevemente i pericoli della situazione: il nuovo vescovo deve informarsi dei sentimenti del re, dal cui favore e disfavore tanto dipende la cosa; egli deve adoperarsi sopratutto per la concordia e per l’amore fra i cattolici, e così pure per la loro sottomissione al potere civile, quale si addice precipuamente ai cattolici, che riferiscono tutto a Cristo, il capo invisibile della Chiesa, e al suo Vicario in terra. Nell’esercizio del «no ufficio il Bishop deve specialmente adoperarsi il più possibile perchè siano eliminate le dispute fra clero secolare e regolare; cosa assai facile ad ottenere, ove il vescovo tenga conto dei privilegi dei Religiosi, specialmente dei Gesuiti. Il Bishop tenne conto di questi avvertimenti a modo suo:3 il princìpio, da cui si lasciò guidare nei suoi passi, parve che fosse questo: esser solo necessaria l'espulsione dei Gesuiti dall’Inghilterra e dai collegi inglesi di Roma e di Spagna, per ristabilire la pace. Anche nel resto egli non procedette con la circospezione necessaria perchè, consacrato vescovo per un paese di missione, egli credette 'li poter fare quanto si addiceva ai vescovi nelle condizioni normali ‘M continente; istituì un Capitolo, divise l’Inghilterra in arcidiaconi e collegiate; tutte misure, che suscitarono scalpore e gli mi-SW) contro il re, il Parlamento, i vescovi protestanti. A Roma queste misure vennero sottoposte ad esame, e dall’istruzione al nunzio di !• rancia, Spada,4 appare chiaro, che non si era particolarmente sod-'lisfatti di esse come neppure della posizione presa dal Bishop riletto ai Reli giosi e in particolare ai Gesuiti. Una difficoltà per il bishop sorse anche dal fatto, che i cattolici scozzesi protestarono presso Urbano Vili di non voler essere soggetti ad un inglese. Un '‘•scovo per la Scozia, si pensava colà, non era tanto necessario, 'mchafQ. Beilage » al Germania del 25 agosto e 1° settembre 1910, n. 24 1>P. 261-264, 273-275. * Cfr. sopra p. 121. ' In data 15 luglio 1623, presso Bellesheim, Schottlancl II 483 ss. 1 ‘ ordara I 435; Fouqueray V 53 s.; Bellesheim, Schottland II 248 s.; ■ItLOW I 218; Reusch II 385 ss. Istruzione del 23 gennaio 1624, in Leman 47.