204 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo I. una congregazione cardinalizia consultata dal papa aveva lesi-gnato come lecita assegnazione ai nipoti.1 Nessuna meravigli che Urbano Vili sul suo letto di morte venisse tormentato da rii mi si di coscienza.2 Più tardi, dopo la caduta dei Barberini, si ulò addirittura di somme favolose che in parte si dicevano accumulate con mezzi illeciti. Secondo tali calcoli Taddeo durante i ventun inni di pontificato di Urbano Vili avrebbe ricevuto 4L* milioni, i suo fratello cardinale 63 milioni di scudi.3 Per quanto Urbano Vili fosse straordinariamente prodigo wtso la sua famiglia e per quanto l’avesse sovraccaricata di diglii• a e di rendite, egli non concesse però ai suoi nipoti nessun influsso sul governo. Uomo cosciente di se stesso e di forte volontà, "Ile tenere solo nelle sue mani la direzione degli affari.4 Il melodi» di governo, giudica già nel 1626 un competente, è divenuto ; so-lutista, perchè nessun cardinale osa resistere o dire, non chiesto, la sua opinione.5 Se mai un papa fu geloso della sua autorità, questi è il presente. Il Cardinal Borghese, che da principio era ritenuto in qualche considerazione presso Urbano Vili, >n ha fatto buona prova. Più considerati sono Ludo visi e i cardi: ¡li più intimamente legati a lui, Ahlobrandini, Bandini, Millini, To e Biscia, ma anch’essi non hanno alcun influsso decisivo. In rapporti di confidenza con Urbano Vili stava in fondo solo il Magalotti. Ma ritiratosi quest’uomo di valore e saggio6 nel H i;. fili altri cardinali, compresi Zacchia, Gessi e Panfili, ne imitai ' " l’esempio.7 Le altre persone del seguito più intimo del papa non potevano niente su di lui. Il suo primo maestro di camera, Virginio C< rini, era escluso già per la sua malferma salute.8 Ma anche vee- ni 1 Cfr. la * deliberazione di questa Congregazione in Appendice N. 2 Cfr. più sotto Capitolo XI. 3 Questi dati che si trovano in termini generici nella relazione sul 1 clave d’Innocenzo X sembrarono al Ranke (III6 16) così incredibili, che p>1 ' ad un errore di trascrizione. Ma vengono confermati dalle relazioni degli au sciatori toscani; vedi Grottanelli in Rassegna nazionale LVIII (1891) 20:i-Cfr: anche Ciampi, Innocenzo X 332 s. 4 ( fr. la * lì eia t ione del 1624, Archivio segreto pontifici*’’ * Avviso del 19 ottobre 1624 (il papa vuole di qui innanzi firmare di propri.! mano tutti i brevi, finora sottoscritti dal prefetto della Segnatura dei Bre'i-card. Ludovisi) TJrb. 1094, Biblioteca Vaticana; relazione iu-1 binili e docurn. XXII 210; P. Contarini 212; Ano. Contarini 261; Nani 5 Vedi * Discorso della corte di Roma del 1626, Cod. 620 dell’ Archivi" Boncompagni in Roma. 0 * « Sta ritiratissimo - sta sempre sul negotio, non vuol seguito o eoi -leggio », per sfuggire così all’invidia e alle gelosie. Ivi. Vedi * « Discorso intorno li cardinali 1632 » ivi. Vedi la * Relatione del 1624, loc. cit. V. Cesarmi manca nel catalogo del Moroni (XLI 124); furono suoi successori Fr. Adriano Ceva e Angelo Giori-Siccome era noto che il Cesarmi era molto amato da Urbano Vili, gli si cr0*s,‘