982 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo XII. (lai cardinale Domenico della Rovere, allora proprietà della famigli trentina Madruzzi, sul lato occidentale, dirimpetto alla chiesa di S. Giacomo Scossa Cavalli, il palazzo in cui Raffaello aveva passai-i suoi ultimi anni;1 più innanzi, a destra verso S. Pietro, due chie sette più tardi scomparse ed il palazzo Rusticucci. La piazza di S. Pietro, colla splendida fontana di Paolo V e l’obelisco eretti da Sisto V, pure essendo allora appena la metà dell’odiem». offriva una vista pittoresca.2 Il Martinelli raccomanda, dopo aver visitato i tesori d’arte di S. Pietro, di salire la cupola fino all più alta cima per aver l’impressione completa dell’edificio gigan tesco; quindi il viaggiatore visit i le meraviglie del palazzo papale: la Sala Clementina, le Stanze, la Sala Regia e Ducale, la Cappella Sistina, le Loggie, le nuove stanze di Urbano Vili, la Biblioteca. l’Armeria, le antichità del Belvedere e infine il bel giardino. Il giro del Borgo, in cui Urbano Vili aveva collocato presso S. Mail il seminario di. S. Pietro, deve terminare colla visita della raccolta di antichità dei Cesi e dell’ospedale di S. Spirito.3 La Lungara, che mena da Porta S. Spirito a Porta Set timiana (Settignana), aveva perduto completamente, come appai * chiaro dal piano del Maggi, il suo carattere di campagna ed avev. ora fabbricati di case da ambo i lati. Su questa via di comuni cazione, che veniva inclusa nel Rione di Trastevere, si trovavano, oltre il palazzo Salviati e la chiesa camaldolese di S. Leonardo, due fondazioni dei Barberini: le chiese e conventi di S. Mari; Regina Coeli4 e di S. Giacomo in Settimiana,5 inoltre la Farne siila (Giardino dei Farnesi) e il palazzo dei Riarii. La strada a destra di Porta Settimiana conduceva a S. Onofrio. Mentre questa chiesa si trovava nella parte settentrionale del Gianicolo, in quella meridionale c’era l’imponente Acqua Paola, inoltre la chies di S. Pietro in Molitorio, il cui aitar maggiore era ornato dall Trasfigurazione di Raffaello. Il popoloso T r a stevere colle sue molte torri e chic" antiche era forse il quartiere più pittoresco di Roma. Fra ¡e chiese il Martinelli rileva S. Maria della Scala con il convento dei Carmelitani riformati, S. Maria in Trastevere col palazzo attigu "• abitato dai Benedettini della Congregazione di S. Giustina.6 S. Ca 1 Cfr. Ehrle, Spada 55 s. 2 Vedi ivi 47 s. :l Nron lontano da Porta Cavalleggeri si trovava presso l’oratorio di '■ l’1' tro, sul posto dell’antica « Schola Francorum », la caserma dei lancieri destili;*; da Innocenzo Vili a guardia del corpo; vedi Ehrle nella Roma aeterna ' i (1926) 143 s. 4 «Chiesa e monasterio ch’ora fabrica la signora D. Anna Colonna Barberini», dice il Martinelli (14). 5 Cfr. Totti 48. Cfr. sopra p. 960, 4 L’illustrazione del Totti (65) mostra in sostanza lo stesso quadro, che anche oggi si offre al visitatore.