Gregorio XV. 1621-1623. Capitolo III. delle dichiarazioni scritte che concedevano l’anno in più, richiesto per l’educazione dei figli reali, e l’indipendenza dei sacerdoti dalla legge inglese.1 Il re e il principe ereditario firmarono anche li articoli del concordato e nello stesso tempo un documento aggiuntivo, in cui si obbligavano a non perseguitare i cattolici in causa della loro religione e della loro frequenza dei sacramenti, fino a tanto che non dessero scandalo e limitassero all’interno delle loro case le loro pratiche di culto. Inoltre essi non sarebbero stati costretti a fare dei giuramenti che contraddicessero alla religione cattolica o che da loro fossero ritenuti tali. Il documento avrebbe dovuto j'imanere nelle mani di Bristol, finche fosse arrivata da Boni:: la dispensa.2 Di fronte a delle concessioni di tale entità si riteneva per certo che la Santa Sede lascerebbe cadere il suo veto. Tutti gli ostacoli sembravano quindi superati. Da Londra venne l’ordine di tener pronta una flotta di dieci navi che avrebbe dovuto condurre in Inghilterra la principessa. Buckingham quale ammiraglio avrebbe dovuto assumere il comando delle navi.3 Col miraggio di un grande viaggio europeo innanzi agli occhi, il principe e il suo giovane favorito Buckingham trovarono ben presto troppo lungo il periodo necessario all’armamento delle navi e decisero di non attendere l’apprestamento della fiotta ma di recarsi a Madrid in incognito, attraversando il continente sotto finti nomi e con piccolo seguito.4 Impresa arrischiata! Poiché con ciò il principe ereditario inglese andava difilato a mettersi nelle mani degli spagnuoli. Ma come il progetto è caratteristico per la leggerezza e il romantico spirito d’avventure del principe e del suo favorito, così il fatto che Giacomo si lasciò strappare il permesso per un simile viaggio attesta meglio che tutti gli scritti politici dei suoi ultimi anni, come il vecchio re non avesse più volontà. Giacomo aveva oramai disimparato da tempo a dire di no al suo prediletto Carlo. Il principe e Buckingam partirono il 2 marzo 1623 con barbe finte e sotto i falsi nomi di Tommaso e Giovanni Smith. Carlo si mise a ballare di gioia, quando, passata la Bidassoa, mise il piede su terra spagnuola. La sera del 16 marzo giunsero entrambi a Madrid.5 Gondomar recò subito la notizia ad Olivares e questi al re. Filippo si volse al Crocifisso che stava alla testa del suo letto, egiurò che l’arrivo del principe non l’avrebbe indotto a fare in riguardo 1 A Bristol il 24 novembre 1622; Gardiner IY 398. 2 Ivi 398 s. 3 Ivi 409. 4 Ivi V 1 ss. 6 Vedi Jtsti loc. cit. 309 s. Cfr. anche Gindely. Eine Heirat mit Hindernissen, in Zeitsohr. für eiligem. Gesch. 1884.