Successi dei Francesi sul campo della guerra. 505 parte dei rivoltosi. Siccome Filippo IY aveva bisogno di gran parte delle sue truppe per soffocare l’insurrezione delle due importanti provincie, d’ora in poi tanto nei Paesi Bassi che in Germania le sorti della guerra si volsero sempre più a svantaggio degli Ab-sburgo. Ovunque i Francesi passarono di successo in successo, ed ebbero anche la fortuna, che nel novembre del .1640 morisse uno dei loro avversari più temibili, il cardinale-infante Fernando.1 Il successore di Richelieu, Mazzarino, che gli stava a pari, continuò la guerra, in parte anche per occupare all’estero l’irrequieta nobiltà. Quando il 1° maggio 1643, pochi giorni dopo la morte di Luigi XIII,2 Condé distrusse presso Eocroi il fiore delle truppe spagnuole, nonostante la loro eroica resistenza, la decisione della grande lotta per il predominio in Europa era caduta in favore della Francia, anche se continuava ancora l’orribile strage.3 Da quando, in seguito alla pace di Praga, gran parte dei protestanti tedeschi prestava il suo concorso all’imperatore per '•acciare gli Svedesi, mentre la Francia cattolica in favore di questi ultimi gettava sulla bilancia non soltanto il suo oro, ma anche la 'tia spada, la guerra aveva perduto il carattere di guerra religiosa, '•¡«attere che, nonostante la sua fisionomia fortemente politica, aveva da principio avuto. Essa era diventata una lotta puramente politica, una guerra di conquista della Svezia e della Francia sul Arreno dell’infelice impero tedesco.4 Vero è però che l’importanza 'l,e aveva per i sudditi la confessione dei loro principi, portava "ine conseguenza che ogni conquista avesse il suo contraccolpo '"Ha situazione confessionale. Ma proprio in quest’ultimo periodo l'Ha lotta gigantesca regioni cattoliche come i paesi del Reno, I Alsazia, la Baviera e l’Austria vennero ripetutamente inondate II truppe protestanti, che si comportarono di fronte a tutto quello 1 le era cattolico ancora più ostilmente che ai tempi di Gustavo •1 olfo. In molti luoghi, cosi nel 1633 dopo la conquista di Rati- \edi Philippson in Pflugk-Harttungs, Wéltgesch., Neuzeit p. 624. calloP°rtanZa s?esso rilevata dell’insurrezione della Catalogna e del Porto- 0 Per il crollo della monarchia spagnuola, importanza che Testi nel 1641 j|" " <5rava certa (B. Croce, La Spagna nella vita italiana, Bari 1917, 251). msen (lìichelieu 45) e Platzhoff (Hist. Zeitschr. CXXX 102) l’hanno '.unente messa in rilievo, dell-i ano Vili parlò in un concistoro del 22 giugno 1643 sulla notizia ■ morte: senza fare del morto alcun elogio, stabilì il giorno 26 per le solite »"^ll{pne^a Sistina * Acta consist. Ms. Biblioteca del Barone Henri a 8 t 0 r- I Brevi di condoglianza a Luigi XIV, alla regina Anna, a ^ ® Maria d’Inghilterra ecc. erano partiti già il 6 giugno 1643. Epist. s v > Archivio segreto pontificio, i’um f f'(iì Pedern, Mazarin, Monaco 1922, 634 s.; Stegemann, Ber ‘P! uni, den Jihein, Berlino 1925, 234 s. Cfr. Gardiner 204. 1 mi., Stegemann 228. Cfr. Eanke, Osmanen 491; Riezler V 499; **»iner 182 s.