42 Gregorio XV. 1621-1623. Capitolo I. eternata dal giovane Bernini in un magnifico busto di bronzo,1 non aveva nulla dell’imponenza del suo antecessore. Piccolo di statura, asciutto, colla fronte segnata di solchi profondi, colla barba rara e i biondi capelli, ora già grigi, egli dimostrava più anni che non avesse. Quest’impressione veniva ancora rafforzata dal colore del viso malaticcio e giallo-chiaro.2 Strenue fatiche e ripetute malattie3 avevano intaccate le sue forze in modo che Gregorio XY dovette subito pensare ad un aiuto per il disbrigo degli affari. Lo trovò nel figlio maggiore di suo fratello che egli nominò cardinale già il 15 febbraio 1621, cioè il giorno dopo la 1 Conservato nella collezione Stroganoff in Roma; vedi Piì'ces de clioix de la collection du corate Grégolre Stroganoff à Rome par L. Pollak et A. MuSoz II, Roma 1912, 138 e fig. CIV. Cfr. MuSoz in Vita d'arte Vili (1911) 183; L’Arte XIX (1916), 104. Il papa ha scarsi capelli, la barba tagliata corta, una espressione (lei viso stanca, mentre nella sua statua sepolcrale sembra robusto. Copie deboli di questo capolavoro, premiato coll’ordine di Cristo (vedi Fra-3ghetti, Bernini 32) in cui il giovane artista mostra già la pienezza della sua arte si trovano nel museo civico di Bologna; in Roma presso il principe Doria, presso Sangiorgi e Simonetti; nel museo Jacquemart André a Parigi (dal possesso dei Borghese) ed infine nel palazzo Massimi in Roma. Una settima copia, venduta a Londra nel 1899 dalla collezione Bandini, non si sa ove sia andata a finire; vedi il saggio del Krohn intorno ad un busto nella glyptoteca di Kopen-hagen nella Tidskrift fòr Konstvetenschap, Kopenhagen 1916. Altri busti di Gregorio XV nella chiesa di Propaganda (vedi Forcella XI 455). Diverso è un busto nella collezione Barsanti in Roma (vedi Pollak, Bronzi ital. Roma 1922, 149 e tav. 49). Un busto in bronzo di Gregorio XV di proprietà Ludovisi venne venduto nel 1913 a mezzo di L. Pollak; è un lavoro romano e contemporaneo: il papa è figurato coll’ordinaria veste di casa, collo zucchetto in testa, la fronte solcata di rughe, la barba scarsa. Sul busto di Gregorio XV dell’Algardi vedi Posse nell'Jahrb. der preuss. Kunstsamml. XXVI 194. Sono scomparsi i due busti in marmo fatti dal Bernini (vedi Baldinucci, ed. Riegl 74). Intorno ad un busto in medaglione nella Chiesa Nuova vedi Muftoz, Alti d. Accad. di S. Luca II (1911) 44. Un busto di Gregorio XV anche nel duomo di Bologna. Immagini del papa nelle incisioni di Luca Kilian e Pietro Isselburg; vedi Por-trait Index, ed. by N. Coolidge Lane and Nina E. Browne, Washington 1906, 616; imitazione dell’incisione di Isselburg in Wintkr, Gesch. dee Dreissigjdhrig. Krieges (1893) 259. Un’incisione di Christ. Greuter in Augusta nella raccolta della Pinacoteca di Monaco. Statue di Gregorio X V sul suo sepolcro di Le Gros nel Collegio romano; vedi La Canonizzazione 33; ibidem 31, anche imitazione del ritratto ad olio di Gregorio XV nella villa Aurora in Roma, possesso del principe di Piombino. Il ritratto caratteristico di Gregorio XV nel Seminario romano maggiore presso Castet.lucci 109. Cfr. E Pontif. Seminario Romano, Roma 1914, 23. Intorno alle medaglie di Gregorio XV, vedi Martin ori, Zecca di Roma 1621-1644, Roma 1919, 12 s. Qui a p. 7 s. anche sulle monete del papa. Cfr. inoltre Serafini, Le monete del museo vatic. II, Roma 1911 2, 175 s. 8 * « In vultu color gilvus quique ad inellis similitudinem maxime vergebat fere semper apparuit» (Accarisius, loc. cit.).Cfr. la * relazione di A. Possevino del 13 agosto 1621, Archivio Gonzaga in Mantova. 3 Cfr. sopra p. 37. Anche nelle * lettere al nipote Ludovico (Archivio Boncompagni in Roma) citate a pag. 44 n. 1 il Cardinal Alessandro Ludovisi parla spesso della sua podagra.