140 Gregorio XV. 1621-1623. Capitolo III. poraneamente inviò a Roma il duca di Pastrana per .sollecitare la dispensa. L’inviato però aveva avuto l’istruzione segreta di non insistere stilla sua proposta, anzi di far capire a Roma che a Madrid la dispensa non era desiderata. In tal modo Olivares credeva di far cadere sulle spalle del papa tutta l’odiosità per il fallimento del progettato matrimonio e di liberarsi così da tutte le difficoltà. Ma una nuova delusione attendeva l’astuto ministro. Pastrana aveva appena abbandonato Madrid che vi giunse l’inattesa notizia che a Roma non si sarebbe negata la dispensa. Gregorio XV aveva udito con grande piacere la notizia del viaggio del principe in Spagna.1 Sotto Enrico VIII il divorzio dalla sua moglie spagnuola era stato il pretesto perii divorzio dalla Chiesa: non era lecita la speranza che ora avvenisse il contrario, cioè che il nuovo matrimonio coll’infanta spagnuola avesse per effetto la riunione dell’Inghilterra alla vecchia Chiesa?2 Per dare il parere sulla domanda della dispensa venne costituita una commissione di sei cardinali,3 la quale dopo aver sentito I)e La Fuente e Gage diede unanime il parere che il papa poteva e doveva dare il suo assenso, al matrimonio.4 La possibilità di una conversione,del principe, o almeno di un rimarchevole alleggerimento della situazione cattolica inglese, parve ai cardinali motivo sufficiente per dare un consenso che Paolo V, in una situazione diversa, aveva negato. Ulteriori delucidazioni sullo stato delle cose conteneva un’istruzione inviata al nunzio di Spagna. Vi si diceva che non potendosi trattare direttamente col re inglese, si doveva considerare come garanzia per l’effettiva attuazione delle clausole matrimoniali la promessa giurata del re di Spagna. Secondo tali clausole il re e il principe d’Inghilterra erano obbligati a rimettere nelle mani del re una promessa scritta circa il loro adempimento; si consegnasse perciò prima tale documento al re e ne venisse mandata copia autenticata al papa. Il nunzio non doveva far la consegna della dispensa prima che Filippo IV non prestasse, (piale garante di Giacomo I, il richiesto giuramento. Il motivo principale che induceva il papa a concedere la dispensa era la speranza di poter alleviare le condizioni dei cattolici inglesi. 5 1 Ofr. le lettere di Ludovisi del 12 aprile 1623 ili Arezio 61 ss. 2 Gardinek V 35. 3 Erano Bandini, Barberini, Millini, Ubaldini, Cobelluzio e Ludovisi. Istruzione per il nunzio di Spagna, Massimi, del 12 aprile 1623, in Arezio 72. 4 Istruzione ivi. “«Non v’essendo cagione più efficace, che muova X. S. a concedere la dispensa, che la speranza del giovamento de’ catolici medesimi » (ivi 74).