Il procssso contro M. A. de Domini». 625 getto anche il governo francese, a Venezia si fini per abbandonarlo.1 Contro Marcantonio de Dominis, che sotto Gregorio XV aveva abiurato i suoi errori ed era stato messo in libertà, l’inquisizione dovette sotto Urbano Vili introdurre un nuovo processo, perchè gli si imputava di aver attaccato, propugnando piani di riunione non chiari, la dottrina delle indulgenze e della transustanziazione, come pure l’autorità dei concilii e del papa. Egli fu portato nel maggio 1624 in Castel S. Angelo e colà interrogato.2 STe risultò che veramente egli era ricaduto in molti dei suoi errori precedenti.3 Durante il processo il De Dominis ammalò a morte. Allora egli rientrò in sè e ritrattò oralmente i suoi errori, dimodoché gli poterono essere amministrati gli ultimi sacramenti prima della sua morte, avvenuta l’8 settembre 1624. Essendosi diifusa in città la voce, che il De Dominis fosse stato avvelenato, Urbano Vili fece esaminare il cadavere da quattro medici, uno spagnuolo, uno francese, uno tedesco e uno italiano, i quali constatarono che il De Dominis era morto di morte naturale.4 Ma poiché nell’accusa contro di lui si trattava del grave misfatto di recidiva in eresia, il suo cadavere non venne seppellito e il processo fu condotto a fine. Il 21 dicembre 1624 seguì nella Minerva la sua condanna come eretico relapso, in seguito a che furono quindi bruciati in Campo de’ Fiori il suo cadavere, il suo ritratto ed i suoi scritti.5 Molto più conosciuto ed importante dei processi dell’Inquisi-zione, fin qui nominati, è quello di Galileo Galilei. Il famoso astronomo e fìsico aveva, nei primi anni dopo la condanna del sistema copernicano sotto Paolo V,6 vissuto indisturbato in Firenze nei suw studi, senza tuttavia pubblicare da principio nessun’opera 'I importanza scientifica. Egli fece stampare soltanto scritti polemici contro i Gesuiti Grassi e Scheiner, dei quali una indagine \ edi * íTicoletti II 624, 631, Biblioteca Vaticana. Cfr. Carte timi. [ 2, 83 s. ^ 'Vedigli * Avvisi del 25 maggio ed 8 giugno 1624, Biblioteca a ¿cana. Uno * scritto di ritrattazione del De Dominis, cominciato il ebbraio 1624, diretto ad Urbano Vili (« Retractationum M. Ant. de Do-"us archiep. Spalat. librii X in totidem ipsius de república ecclesiastica li-hr°s») e nel Barb. 969, ivi. ‘'Cfr. * Mcoletti II 611 s., loc. cit. Vedi ivi. Vedi Reuscii II 404, n. 1. La sentenza dell’inquisizione venne già ja uu,lc*ata in un * Avviso del 19 ottobre 1624 (Biblioteca Vaticana) le0¡ ' ''■ -laz'one sentenza avvenne anche secondo il * Diarium P. Ala-U* 1pSleme con una abiura di eretici il 21 dicembre 1624 (Barb. 2818). dulU . . presente Opera, voi. XII 209 ss.; C. Bricarelli S. J., Galileo In / 6■ ^ card- Roberto Bellarmino (estratto dalla Civ. Catt.), Roma 1923; *16aT* [ “ morale dì G. Galilei, nella Civ. Catt. 1916, III 685 ss., IV 261 ss., '■> I- del Lungo e A. Favaro, La prosa di Galilei, Firenze 1911. PAST0R’ Storia dei Papi, XIII. 40