800 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo X. agli Inglesi, fino all’impossibile; ma, con meraviglia e disperazione del ministro, Carlo si lasciò trascinare da una concessione all’altia e alla fine accordò qualsiasi richiesta. Anche Giacomo I si dimostrò arrendevole oltre l’aspettativa; secondo gli articoli segreti da lui giurati il 20 luglio 1623, i cattolici inglesi non sarebbero stati più perseguitati e sarebbe stata accordata ad essi libertà ili culto entro quattro mura. Anche l’infanta finì per abbandonare la sua resistenza contro un matrimonio coll’inglese;1 in queste cambiamento d’idea ebbe importanza decisiva la speranza di poter procurare ai cattolici inglesi un miglioramento di situazione e forse ricondurre tutto l’impero insulare alla religione antica.2 Poiché si voleva lasciar tempo al re d’Inghilterra di provare la sua fedeltà alle promesse, fu convenuto in conseguenza, che l’infanta sarebbe partita per l’Inghilterra solo nella primavera del 1624; il mal l imonio, tuttavia, doveva aver luogo immediatamente dopo arrivata la notizia che Giacomo I avesse sottoscritto le condizioni segrete sottopostegli e che il nuovo papa permettesse il matrimonio, poiché la notizia della morte di Gregorio XV era arrivai a fin d’allora a Madrid.3 Ma poiché il nuovo eletto subito dop il suo innalzamento al trono cadde gravemente malato, un suo pronunciamento al riguardo si ebbe solo nell’ottobre.4 Da cardinale, scrisse allora Urbano Vili5 a Giacomo I, egli era stato Protettore della Scozia, e quale membro della Congregazione cardinalizia aveva favorito questo matrimonio inglese, e quindi adesso pure lo desiderava. Gli penetrava il cuore dolorosamente, che Giacomo, il figlio di una così santa madre, avesse deviato dalla religione dei suoi padri; sperava per il futuro dal re protezione dei cattolici: mentre già una volta era uscito di Britannia un Costantino per la Chiesa cristiana. Lo stesso giorno il papa rispose nella maniera 1 Cfr. la presente Opera, voi. XII 464 ss.; sul piano di matrimonio spagli'11’ anche Opel I 517-533. Letteratura ulteriore in Arch. stor. ital. 1A’\ ( 1913) 291. Vedi anche Relazione del viaggio di Carlo principe di Galles a M'1' 1625, in Saggiatore II 442 s. 2 L’arrendevolezza degl’inglesi nella questione religiosa suscitò in ~ speranze esagerate. Un membro dell’ambasciata francese a Londra, 101 f _ Lazzari, pensava addirittura: «per guadagnare l’anima del re non cre< 1 vi fosse molta difficoltà». Giacomo I essere indifferente in fatto di relig><’M, \ gli si lasciassero i beni ecclesiastici, gli si promettesse il matrimonio S1Kl-11 ‘ o il ristabilimento del Palatinato, la sua indifferenza non sarebbe stata di ulteriore impedimento, specie ove si guadagnasse il Buckingham per ^ ^ di sua moglie, segretamente cattolica (Gardinek IV 281; Tillieres in J> II 328 s.); vedi * Relatione fatta alla Congregatione di Propaganda Dionisio Lazzari, Biblioteca Corsini in Roma 35 J’. 9 p-Cfr. Laemmer, Zar Kirchengescìi. 147 ss. 3 Gardinei; V 92. 4 Ivi 113. 6 II 15 ottobre 1623, in Kunstmann 198-201.