Le missioni neU’Oriente. 113 dall’altra i Cappuccini italiani inviati da Gregorio XV1 non erano mcora arrivati, cosicché, nonostante la serie ininterrotta dei vescovi di San Salvador, mancavano quasi totalmente i sacerdoti, con gran dolore del suo pio re;2 solo Angola veniva ancora provvista dai Gesuiti.3 Anche la missione dei Gesuiti sulla costa superiore della Guinea, fatta eccezione delle isole del Capo Verde e Serra Leone, visitate dai missionari di S. Jago, era cessata.4 Nel paese dei Caffri nell’Africa orientale i Gesuiti, secondo il loro rapporto alla Propaganda, continuavano la loro opera di cri-tianizzazione facendo centro a Mozambico, Sena e Tete, progetti vano anzi di penetrare di nuovo nel paese del Monomotapa e sue adiacenze, ove le loro missioni, come quelle dei Domenicani, rano cadute in rovina.5 Alcuni anni prima una missione di Gesuiti 'otto il Padre Mariana aveva tentato di evangelizzare il Madagascar, ma era fallita per il contegno provocante dei Portoghesi, cosicché il tìglio di quel re, educato cristianamente in Goa, rimase in balia di se stesso. Il padre Mariana fece quello che potè, visitando isola una volta l’anno da Mozambico.6 In Etiopia i Gesuiti che vi ivoravano tra la più grande povertà erano ripieni di speranza in •eguito alla conversione dell’imperatore Socinio, sigillata nel 1621 < on una pubblica professione di fede. Anche dei pagani che abita-ano nelle regioni confinanti accoglievano molti il cristianesimo.7 Per l’ìndia il collettore portoghese Albergati proponeva di spedire i missionari oltre Aleppo, onde garantirsi maggior libertà li rioccupare la Pescheria quasi totalmente abbandonata, di mancare rinforzi nella Cina, sempre ricca di buone speranze, aiuti al Giappone assai alle strette e di aumentare il clero alle Filippine.8 Gregorio XV aveva eretta per i Francescani, in India, i quali però occupavano oramai poco della conversione dei pagani, una loro provincia intitolata alla Madre di Dio, accanto a quella già esistente di S. Tomaso.9 Il visitatore e vicario generale Eangel nel suo memo- 1 Vedi il * Breve ad « Alvarus, rex Congi » del 19 marzo 1621, Arm. XLV -3, Archivio segreto pontificio. % Vedi il * Breve ad « Alvarus rex Congi » del 5 marzo 1622, Arm. XLV 24, ivi. ’ Vedi Kilger loc. cit. 16. Nel 1622 si fece battezzare in Loanda col nome di Anna, Zinga di Matamba che fu poi regina. 4 Vedi Kilger loc. cit. 5 Vedi ivi. Cfr. Zeitsehr. jür Missionswiss., VII 101 ss. Nel 1624 i Gesuiti ilei Zambesi annunciano 8 stazioni con circa 20 missionari; P. Mariana progettò una linea di navigazione fra la Spagna e l’Abissinia. Secondo il rapporto del P. M. Rangel l’imperatore del Monomotapa pregò gli s’inviassero dei Domenicani; vedi Kilger loc. cit. 17. * Cfr. ScHMini.ix nella Zeitschr. fii-r Missionswiss. XII 197. ’ Vedi Kilgek loc. cit. 16. * Vedi ivi 18 s. •Vedi Müllbadeb 321 s. Pastos, Stona dei Papi, XIII 8