4 più aride e noiose materie; altra cosa l’averli sott’ occhio un dopo 1’ altro a grand’agio in un libro, quand’ hanno forse perduto il pregio della novità, e sta invece contro di loro il fatto medesimo di questa seconda pubblicazione, perchè il lettore di necessità se ne aspetta qualche cosa di buono, che ne giustifichi la ragione e il pensiero, e ne diviene per conseguenza più diffìcile e severo il giudizio. Ed io temo appunto questo secondo giudizio, temo non 1’ opera sia offuscata dal diverso lume in cui è posta, cd ella non perda ora nel tutto quell’aura di favore, di che a parte a parte in altri tempi fu secondata: e lo temo poiché la mia ambizione non era di produrre un libro, ma sì un libro che valesse e durasse; imperciocché se nessuna umana necessità noi richiede, perchè accrescer d’una di più la somma già abbastanza soperchia delle cattive o inutili pubblicazioni ? . . . Gralas inter mensas symphonia discors, Et crassunt unguentum, et sai'do cum ¡nelle papaver Offen.du.nt; poterai duci quia coena sine istis ; cd io torrei piuttosto di non aver mai conosciuto le amare dolcezze delle lettere e dello studio, ch’esser nato ad arricchir co’ miei scritti la misera suppellettile dei pizzicagnoli.