Vani tentativi di Olivares contro il matrimonio.
ì. poteva «lirsi il suo impegno di non imporre di nuovo
 k-àtri repressive.1
Frattanto la notizia di questi avvenimenti era corsa fra il popolo,
•	nido grande agitazione. Uno scritto diretto al re e comparso
 >	> il nome dell’arcivescovo Abbot si faceva interprete dei sen-11r:i. nti generali, rinfacciando a Giacomo di lavorare,colla promessa toh. ntn*» religiosa, a ristabilire la perniciosissima ed eretica
 *	"rina della Chiesa romana, della « Babilonia della rivelazione
't;t N*è mancava alla fine la minaccia dei castighi di Dio.*
Il	21 agosto il re scrisse a suo figlio in .Madrid. Nessun cenno
i	lettera di ciò che teneva allora in agitazione l’Inghil-
intiera, ma si accentua che gli Spagnuoli non dovessero di-
 ■	-i.are i contributi in danaro da loro promessi, «altrimenti >■' ' »tubi io e tu, Cariuccio caro, saremo rovinati per sempre».*
 In Madrid si trattava ora di mettere in netto il documento "ritratto. L’abbozzo che si sottopose al principe, oltre i punti m • .Murati, conteneva ancora quattro aggiunte. A tenore di queste, •' «piello che il principe aveva giurato doveva essere attuato pntf> tre anni, altrimenti il principe macellerebbe la sua coscienza
 •	: -no onore reale. Inoltre ch’egli si adoprerebbe perchè il limite '1 et.» tino al quale i tìgli reali dovevano restare presso la madre,
 elevato fino a 12 anni; qualora salisse il trono, consentire ,,U- senz’altro tale termine. Qualora infine lo richiedesse l’in-
 ■	' ’ i. egli sarebbe disposto a sentire dei teologi cattolici su materie r> Tutte le concessioni dovevano essere valide anche per la iWia e per i’Irianda.
 Olivar*« aveva sperato di mandare ancora a monte il matri-" all’ultimo momento, imponendo queste condizioni che in !■ <rte erano ineseguibili. Ma egli dovette apprendere che talvolta *111 f•* 1» saggezza di un uomo accorto si lascia battere daH’irri-rì*-'*tone di un innamorato.
 1 ontro l'aspettazione di tutti, Carlo accettò l’abbozzo. Quando ’ '• fece sapere ad Olivares, questi rimase dapprima senza
 l	anda e poi esclamò: « Avrei creduto alla mia morte piuttosto che 4 un* cosa simile! »
    ' o*l tutte le astuzie diplomatiche del ministro erano fallite. M‘> quello che poteva tentare, senza scoprirsi apertamente come ‘’•le »1 matrimonio, era stato tentato. Ma dovette veder fallire ■r » dopo l’altra, tutte le manovre escogitate; e s’era arrivati ora-m-*i al punto che per la conclusione del matrimonio, mancava 41 "r® solo una cosa: il consenso della sposa, e che Olivares
     ' '«ardisse 63-70; Lixoard IX 206 s.
     ' •'ARtuNKR V 71. Ctr. Bbosch VII 71 ». * Gakoiner V 73.