L’attacco contro La Rochelle. 30? - Miiza che in ogni caso i diritti del papa in Irlanda verrebbero «a \;iguardati, Richelieu rispose evasivamente.1 11 cancelliere francese dichiarò di voler seguire il consiglio del p: |>a, di procedere cioè contro La Rochelle anche senza la parteci-|i • ione delle galere spagnuole; il re in persona - disse - partecipi ; ebbe all’assedio di La Rochelle, e se esitava ad iniziare l’impresa, ne erano causa solo le strettezze finanziarie. Volesse perciò il papa p. mettere che Luigi XIII vendesse alcuni beni ecclesiastici o concedere almeno al re per due anni la decima; il doppio cioè di .¡nello che ora contribuisce annualmente il clero. Prima però di presentare formalmente la domanda, voleva sapere come il pana l'avrebbe accolta. Mandasse perciò il Bagno immediatamente mi messaggero a Roma: ciò servirebbe ad incoraggiare il re ed acce-lei;,re l’impresa. Ma Bagno aveva molti dubbi sulla convenienza di M'_ruire tali suggerimenti. Infatti il clero francese era d’avviso die il deliberare su tali sovvenzioni in danaro spettava non al papa, ma all’assemblea del clero stesso, e temeva inoltre che la decima diventasse un’istituzione permanente. Bagno fece dunque urri\,;ie a Roma la notizia soltanto sottomano, aggiungendo che l'occasione era favorevole per indurre il clero francese ad un riconoscimento di fatto, giacché servendo il contributo finanziario alla causa della religione e del regno, per la quale lo stesso clero aveva irià offerto 500 mila scudi, esso non solleverebbe forse alcuna obiezione contro l’ordine papale, specialmente se ottenesse rassicura ione che, passati due anni, la decima non verrebbe più richieda e che tutto dovrebbe venir impiegato nell’impresa contro La Rochelle. Per la raccolta del danaro, si designino due vescovi, •‘-'^ungendovi possibilmente il nunzio.2 l’u ora la volta di Béthune d’insistere presso il papa, al quale mostrò una pianta di La Rochelle,3 perchè volesse imporre al clero il contributo di un milione e sottoponendogli anche varie maniere e modi, in cui ciò poteva avvenire. Il papa accolse benignamente onesti suggerimenti, espresse però l’avviso che fosse necessario senso del clero, per quanto l’ambasciatore insistesse affinchè 'enisse senz’altro accolta la domanda del re. Nelle trattative che ''-uirono *** argomento a Roma, venne rilevato che bisognava '"'‘-ere delle contro-prestazioni, ciò che usava fare anche l’assem- 1 del clero quando approvava delle assegnazioni in danaro. In ni°do particolare si doveva mettere come condizione il regolamento , Bagno il 3 ottobre 1627, ivi 392 s. Richelieu aggiunse scherzando: ' io vuole che vi arriviamo, farà vedere il cardinale Richelieu che non è nejo come in Roma lo dipingono ». Ivi. , *Bagno il 20 settembre 1627 ibid. \'*ii * la relazione di Béthune del 23 settembre 1627 nel Cod. 7215 Biblioteca di Stato in Vienna.