Urbano Vili conferma la bolla di Paolo III contro la schiavitù. 789 del nunzio di Bruxelles del 1630 sulla colonizzazione puritana nel Nordamerica e alla sua preghiera di aiuto, la Propaganda inviò già nello stesso anno Cappuccini francesi ed inglesi nella Virginia ii Nuova Inghilterra.1 Nel Canadà o Nuova Francia agirono quali messaggeri della fede Cappuccini presso i Penobscots, Becolletti presso varie tribù, fino alla loro cacciata nel 1627, Gesuiti dal 1625 al 1629 e di nuovo dal 1632 in poi fra gli Huroni ed altre tribù.2 Nelle missioni americane spicca di più l’opera della Propaganda che quella della Santa Sede. Le Bolle di Urbano Vili regolano principalmente quanto concerne gli Ordini, le consacrazioni e le facoltà.3 D’importanza generale è tuttavia, che il papa il 22 aprile 163!) tornasse ad inculcare la Bolla di Paolo III contro la schiavitù 4 e pronunciasse la scomunica contro chiunque fosse ardito di fare schiavo un Indiano, cristiano o no, di comprarlo o venderlo, barattarlo o donarlo, separarlo dalla moglie e dai figli, privarlo della sua proprietà, inviarlo in altre contrade o comunque togliergli la sua libertà o tenerlo come schiavo.5 La sollevazione violenta scoppiata in Brasile contro questa ordinanza mostrò quanto profondamente radicato fosse colà lo schiavismo indiano. Per la '■nonversione degli schiavi sbarcati a Cartagena e per il lenimento 'Iella loro miseria si adoperò con tenacia sovrumana il gesuita Pietro Claver, fino alla sua morte avvenuta nel 1654. Nel suo ufficio elevato di Apostolo dei Negri, a cui si dedicò per quasi 'luarant’anni, egli ha convertito più di trecentomila negri.6 Con quanta intensità si seguissero in Roma le condizioni delle missioni nelle Indie occidentale e orientale,7 appare dai pareri 1 Vedi Schmidlin, Missionsgesch. 352; Propagandamaterialien 190. 2 Vedi Schmidlin, Missionsgesch. 353 s., 356 s.; Propagandamateriàlien '!■ I ouqueray IV 401 s., V 290 s.; Zeitschr. fiir Missionswiss. XIV 85; "jyait nel Gorrespondant 1924. J Nel 1625 il papa stabilì che i dottori in teologia agostiniani, fossero esaminati dagli esaminatori capitolari (Ius pontif. I 146 s.); nel 1626, clie al 1,11 lutti i confessori fossero esaminati dall’arcivescovo di Lima, e che il V"li> dovesse ricevere la comunione pasquale nella propria parrocchia (ivi nel 1627, che nei conventi femminili fossero accolte solo donne coll’abito, ‘«me dovessero conferirsi, dopo uno studio quinquennale, i gradi nei collegi ^'"enicani e gesuitici (ivi 67 ss.); nel 1633, che gli Agostiniani potessero '*! ordinati da qualsiasi vescovo (ivi 155); nel 1634: facoltà diverse per gli "aii e per i Gesuiti (ivi 160). Wr. la presente Opera, voi. V 683. T * edi Mabgraf, Ilirche und Sklaverei seit der Entdeclcung Amerikas, 1865’ 148 8-> 220 s.; Ius pontif. I 176 s. Cfr. Streit I 513. , *a presente Opera, voi. XII 280 s. :„0 ,Uoa il «* Compendio y descripcion de las Indias occident. », compi-"n Per il card. Barberini, nel Barb. 3584, Biblioteca Vati- /•,, ,a (sei libri, di cui il primo e una parte del secondo stampati), vedi Ranke, tali*e 320 e Osmanen4 348, 352, 554 s.; ivi 557 s. circa una descrizione - colonie spagnuole del 1625, con particolare riguardo alla organizzazione -»esiastica.