776 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo IX. essi il domenicano Giovanni da Lucca,1 con temporanea] i lente anche dei Teatini.2 Nessun paese, per quanto lontano dall’Europa, sfuggiva all’occhio del papa.3 Egli si rallegrò altamente allorché nel 1627 il re Teofilo d’Iberia inviò a Roma il basiliano Nieefom Erbaci a prestare l’obbedienza.4 Sulla comunicazione relativa del teatino Pietro Avitabile, Urbano scrisse nel 1631 al re d’Iboria Taimuraz Khan, che gli augurava di vincere come Costantino, ma. di sottomettersi poi, sempre come questo, a Roma;5 contemporaneamente il catholicos Zaccaria ricevette una lettera di rinvi a-ziàmento per la cessione di una chiesa.6 I Carmelitani, che lavoravano in Persia dal tempo di Paolo V. furono esortati da Urbano Vili nel 1624 a diffonder la fede <■ furon loro confermati i privilegi che avevano;7 nel 1629 ei li raccomandò al nuovo Scià, di cui lodò le disposizioni verso i cristiani,8 nel 1637 gli raccomandò ugualmente il domenicano Tommaso Vitale.9 L’importanza di simili lettere fu rilevata fortemente dal missionario Balclassare di S. Maria nella sua relazione del 21 marzo 1630.10 Dopoché Urbano fin dal 1630 aveva conferito al prefetto della missione carmelitana a Bassora e nel 1632 al vescovo d’Ispahan una serie di facoltà,11 egli potè nel 1638, grazie alla 1 Vedi * Itinerario fatto da me fra Giov. da Lucca Domenicano m:-ó-nario alti Tartari e Circassi, Mengrelli, (forgiassi e Trabisonda (principiante colla partenza da Roma il 20 novembre 1626), Bari. p. 5319 s., B i b 1 i o t «' ■ 1 Vaticana. Ivi 251 s. * relazione dello stesso sulle popolazioni sopi i indicate. Cfr. Ciampi II 51 s. 2 Vedi * «Origine delle missioni de’ P. Teatini nell’Oriente, uè’ regni del ‘ Mengrelia, Georgia etc. 1625-1630, descritta dal P. Castelli missionario nella Mengrelia», A r c-h ivio dei Teatini ili Roma Cassetta 33. Ivi pure * decreti della Propaganda sopra i Teatini in Georgia nel 1635. 3 *«Non Europae finibus includi tur Pontifìcis sollicitudo». Breve .il « rex Persarum » del 13 ottobre 1637, Epist. XV, loc. cit. 4 Vedi * Breve del 22 novembre 1628, Epist. VI, loc. cit. 5 Vedi * Breve al « potentiss. rex Taimaras Kan, rex Iberiae », del 14 . gno 1631, Epist. VIII, loc. cit. V. anche Tamarati, L'Eglise géorgù'""' • Roma 1910. 6 Vedi * Breve a « Zacharias totius Iberiae metropolita nuneup. 111 14 giugno 1631 («Apparent flores gratiae in Iberia »), ivi. 7 Vedi * Breve del 9 marzo 1624 (contemporaneamente facoltà di " ' brare in arabo, vedi lue pontif. P. II, I 18 s., Epist. Ib). Una * lettera ■ ' raccomandazione per i Carmelitani e i cristiani di Persia allo Scià del "‘.n; 1624 nelle Epist., loc. cit. 8 Vedi * Breve al «rex Persarum » dell’8 marzo 1629, Epist. VI, loc. 1 9 Vedi * Breve al « rex Persarum » del 13 ottobre 1637, ivi X\ ■ 10 * «Lettera del P. Baldassar di S. Maria dello stato delle missioni ^ Persia», data da Aspohan 21 marzo 1630, Visite IX 11 s., Archivi'1 Propaganda in Roma. .trivi 11 Vedi Iws ponti]. I 125, 146 s. Nel 1632 la Propaganda e nspf ^ mente un Breve assegnò al vescovo di Bagdad l’Assiria, la Mesopotauna . a quello d’Ispahan il resto della Persia e l’Armenia, eccetto Nakice' aI*jp 0 P. II, I 60). Nel 1628 anche i Cappuccini si erano recati in Persia e m