46 Gregorio XV. 1621-1623. Capitolo I. benefìzi, tra cui delle abbazie molto ben dotate.1 Già nel maggio la rendita che ne ricavava il Ludovisi ascendeva a 80.000 scudi.2 In seguito s’elevò ancora notevolmente,3 poiché la prodigalità di Gregorio XV verso l’amato nipote si dimostrava inesauribile.4 Di conseguenza il Cardinal Ludovisi, che fino dal maggio 1622 aveva comprato per 39.000 scudi un palazzo dei Colonna, situato in piazza SS. Apostoli, 5 poteva nell’autunno dello stesso anno passare ad un acquisto ancora maggiore. Pier Francesco Colonna aveva da coprire dei debiti così grossi, fatti da suo padre, che si vide costretto a vendere il ducato di Zagarolo coi castelli di Colonna, Gallicano e Passerano. Quest’antico e magnifico possedimento della sua famiglia, che si stendeva per l’ampiezza di venti miglia al sud di Roma e che comprendeva terreni fertilissimi, celebri vigneti e caccie inesauribili portando un reddito annuo di 25.000 scudi, venne acquistato dal Ludovisi per 860.000 scudi. Gregorio XV approvò il contratto con decreto 27 settembre 1622, che poneva fuori di vigore tutte le disposizioni contrarie antecedenti.6 Con ciò la famiglia Colonna perdette i suoi più antichi possedimenti e il luogo, donde le era derivato il nome. La [linea principale dei Colonna impugnò la validità giuridica della compera. La lite arrivò alla Rota e venne infine composta con un accomoda- 1 Cfr. il catalogo che ne dà il Giunti nell’Appendice n. 7-10. La nomina ad arcivescovo di Bologna segui il 18 febbraio 1621 (vedi Gams 677; Ughellt 11 53), la trasmissione del Oamerariatus il 17 marzo 1621 (* Acta consist. 1. c., Biblioteca Vaticana). Il 2 maggio 1621 il Ludovisi venne consacrato vescovo nella Sistina (* Avviso dell’8 maggio 1621. Urb. 1089 B, ivi). ■ Vedi la lettera del Possevino 13 maggio 1621, Archivio Gonzaga in Mantova. 3 Una * annotazione, purtroppo senza data, nel Barb. 4592. (Biblioteca Vaticana) calcola l’aumento in 118.270 scudi annui. 4 Vedi la relazione lucchese negli Studi e docum. XXII 207 e Giunti, * Vita, loc. cit. P. Contarini calcolava più tardi che il Ludovisi abbia ricevuto durante il pontificato di suo zio 800.000 scudi in Luoghi di Monti e 1.200.000 scudi di benefizi ecclesiastici. Barozzi-Berchet, Roma I 202. 5 Cfr. gli * Avvisi del 26 febbraio, 18 e 28 maggio 1622, Urb. 1091, B i -blioteea Vaticana. Quando il Ludovisi divenne vicecancelliere decise di trasferirsi nella Cancelleria. Il palazzo Colonna venne ora ricomperato da Pier Francesco Colonna allo stesso prezzo « oltre al rifare le spese fatte dal cardinale nella fabbrioa nuova » (* Avviso del 28 giugno 1623, loc. cit.) Cfr. su questo palazzo che venne alla fine in possesso degli Odescalclii, Schreiber, Villa Ludovisi 5, n. 4; Ashby in Papers of thè British School at Rome VIII e Arch. Rom. XLIV 387 s. 6 Cfr. Moroni CIII 386; Papers oj thè British School IX (1920) 69. Del prezzo di acquisto, 600.000 scudi vennero impiegati nell’estinzione dei debiti del Colonna; v. Avviso del 1° ottobre 1622, Urb. 1092, Biblioteca Vati- cana. Errore madornale è quello del Ranke (Päpste III9 14) che afferma avere il Ludovisi comprato il ducato di Zagarolo dai Farnese.