Introduzione. 13 zioni succose intorno allo spirito di quest’arte, «. la fede iu un futuro compimento e trasfigurazione della vita era cosa ovvia, e questa fede riboccante di speranza, ben lungi dall’offuscare minima-niente la gioia della vita naturale, ne costituiva proprio essa il valore ed il pregio. Di qui la gioia, lo splendore, l’inondazione di luce di cui il barocco riveste già la figura di questa vita terrena; di qui la gioconda affermazione di ogni realtà, anche della materia; di qui la spregiudicatezza con la quale si ponevano a servizio dell’arte religiosa tutti i mezzi naturali d’espressione; di qui lo scomparire di ogni rigoroso confine fra il mondo di quaggiù e quello di lassù, poiché tanto si era persuasi che nessun abisso esistesse tra materia e spirito, fra natura e soprannaturale, fra. cielo e terra, che l’ima cosa era costruita sull’altra, era il compimento dell’altra. Ne venne che tutte le forze positive di cultura del tempo, fossero materiali, spirituali o religiose, collaborarono insieme e unitariamente alla costruzione di quest’arte e ne fecero cosi uno specchio di armoniosa cultura totale ».l Il venir meno dell’arte ecclesiastica nei paesi protestanti mostrò chiaramente quanto essi avevano perduto insieme con la fede antica. Il cattolicismo era spento del tutto nel Nord scandinavo. In Olanda, Gran Bretagna e Irlanda i cattolici, al tempo di Paolo Y, formavano pur sempre una minoranza assai ragguardevole, la (piale peraltro, come i cristiani delle Catacombe, doveva celebrare i suoi uffici religiosi in segreto, sotto una minaccia continua. Nella stessa Germania del nord l’antica Chiesa non era ancora del- tutto estinta: raccolta intorno a qualche chiostro e a prefi isolati, vi era una Diaspora non immolata ancora dalla violenza dell’eccle-siasticismo territoriale. Anche nella Germania del sud vi era una Diaspora, ma qui l’andamento delle cose assumeva una piega più favorevole, perchè i cattolici di là non erano tagliati fuori così completamente, come i loro fratelli del uord della Germania, dal contatto con i territori cattolici. In questi la restaurazione cattolica, promossa da Paolo Y, faceva molteplici soddisfacenti progressi. Anche sul Reno e in Westfalia, come in Boemia, essa prese un nuovo slancio, che tuttavia fu messo in serio pericolo dallo scoppio della rivoluzione boema nell’anno 1618. Riuscì sommamente contrario ai desideri di Paolo Y il fatto che questa insurrezione degenerasse in guerra religiosa, poiché la politica papale lavorava dappertutto al mantenimento della pace. Fin dai primi anni del suo governo Paolo V si era sforzato di rappacificare le due grandi potenze cattoliche, Francia e Spagna, mediante un legame matrimoniale. Ma le trattative condotte per 1 Vedi Weingartner op. cit. p. 24. Cfr. anche Dvorak, Entwicklung*-9'xch. der barocken Deckenmalerei in Wien 5 s.