784 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo IX. Mentre il cristianesimo al Giappone veniva soffocato in un mare di sangue, la Chiesa acquistava in Africa il regno di Etiopia per il fatto, che Seltan Sagad, col nome d’imperatore Susneo>. sottomessi i monofisiti ribelli, faceva nel 1624 la professione di fede cattolica, e IMI febbraio 1626 prestava obbedienza al papa innanzi al patriarca di nuova nomina, il gesuita Alonso Mende/.1 Date le numerose eresie e divergenze dommatiche, morali, liturgiche e di diritto canonico degli Etiopi, la loro unione finalmente raggiunta per opera dei Gesuiti era un importante successo. < 'onie Urbano Vili dice nella risposta del 30 gennaio 1627 alla lettera dell’imperatore etiopico diretta a Gregorio XY, egli pianse dalla gioia allorché apprese che quasi tutto l’impero obbediva alle leggi pontificie e che il sovrano aveva piantato il trofeo della Cmee sui propri castelli; egli lo esortava ad armarsi contro i seguaci delle false dottrine e a domare i seminatori di sedizione, per il che ejili pregherebbe di aiuto il re di Spagna.2 La missione di Etiopia \ enne adesso riorganizzata, fornita di chiese, scuole, collegi eseminari sacerdotali, fu acquistata a scopi apologetici una ricca letteratura teologica, commissionati a Roma i caratteri e l’impianto i stamperia etiopica, e sottoposto alla Santa Sede addirittura il piano ardito di una Università indigena. Dopoché il generale dei Gesuiti ebbe consegnato il giuramento del re sigillate d patriarca, il papa espresse ad Alonso Mendez il 6 marzo 1028 la sua alta soddisfazione per la riconciliazione dell’Etiopia e la- .'ila speranza nell’invio di una ambasceria di omaggio.3 In una lettera del 24 febbraio 1631 Urbano Vili paragonò l’imperatore con Costantino Magno, che aveva sottoposto l’impero romano alla Chiesa e vinto l’inferno nel segno della Croce;4 contemporaneamente egli scrisse al figlio dell’imperatore Fàsiladas (Basilides ) e al fratello, il valoroso generale Zela-Cristos, di cui elogiava la chè gli usurpatori rimasero vincitori, essi avrebbero perciò preso veii'< ■ dei cristiani. 1 Vedi Schmidj.in, Missiongesch. 233. La lettera del Mendez del 1 f-1’^ gno 1626 presso Laemmeh, Analecta 117s. La Informatici statua ecclesiae n"l" Aethiopiae oblata Urbano Vili nomine Alphonsi patriarchae Aetìa1'!1^ stata pubblicata dall’archivio della Congregazione del Concilio ne rione XVII (1913) 485 s. Cfr. Beccasi, Ber. aethiop. Script. XIII ^ 2 Vedi * Breve al « Sultanus Sagad Aethiopiae imperator » de ^ naio 1627, Epist. IV, Archivio segreto pontificio. ^ * Breve a Filippo IV del 30 gennaio 1627, perchè appoggi l’impeiat ■ Etiopia. 3 Vedi Ius pontif. I 103 s. * , nuando 4 il * Breve (Epist. Vili, loc. cit.) si chiude colla domanda: - '1 il giorno del battesimo? . , ¿e! 5 * Breve a « Paciladas primogenita Aethiopiae imperatori» 1 1 24 febbraio 1631, loc. cit.