L'invio di Eggenberg il giovane a Roma. 493 arrivarono i delegat i dell’imperatore e del re di Spagna, ma i Francesi invece si fecero ancora attendere.1 L’elezione di Ferdinando a re dei Romani, della quale giunse a Colonia notizia il 31 dicembre 1836,2 fu l’ultima gioia del nobile imperatore.3 Egli ritornò a Vienna già molto sofferente l’8 febbraio 1637 e vi morì il 15 dello stesso mese, nell’età di non ancora r>9 anni. Anche gli avversari più appassionati degli Absburgo hanno riconosciuto la profondità e sincerità dei suoi sentimenti religiosi. In un concistoro del 16 marzo 1637, Urbano Vili elogiò con calde parole le molte, eccellenti virtù del defunto, ed espresse la speranza che il suo successore dimostrerebbe la stessa devozione e lo stesso attaccamento alla Chiesa.5 Nelle esequie, tenute il giorno dopo nella Cappella Sistina, venne detto di Ferdinando II anche un elogio funebre, ciò che fu del tutto eccezionale.6 L'invio di un ambasciatore straordinario a Roma per annunciare l’elezione e l’incoronazione di Ferdinando ITI venne da prima messa in forse dal contegno dei rappresentanti imperiali a Roma, cioè del principe Bozzolo e dell’uditore di Rota Cornelio Enrico Motmann. Il comportamento di quest’ultimo fu tale che 1 rbano VIII non lo volle più ricevere.7 Finalmente Ferdinando nominò a suo rappresentante straordinario il più ricco gentiluomo dell’Austria, il principe Giovanni Antonio von Eggenberg, il quale però non aveva le doti spirituali del suo grande padre.8 All arrivo dell’Eggenberg a Roma l’8 giugno 1638, si venne ad un conflitto di eticchetta che si trascinò per lunghi mesi. Finalmente, dopo che il papa ebbe accettate le scuse per le violazioni 1 Nedi Hurter, Friedensbestrebunqen 207; Leman nella Jtev. d’hist. ecclés. XIX (1923) 383. • \edi il citato * Viaggio del card. Ginetti di Benesse. ! Brevi di felicitazione di Urbano Vili a Ferdinando II e III per la '""Mina a re romano, del 13 gennaio 1637 in Epist. XIII-XIV, Archivio i: r e t ° pontificio. Un * Avviso del 17 gennaio 1637 (Urb. 1105, n il ' ' ° * 6 c a ^ a t i e a n a) narra della festa per la nomina di Ferdinando III j* •> Nstina e delle salve di cannone a Castel S. Angelo. Cfr. anche Relatione 1 'l""ntn è seguito in Germania circa Vélettione de Se de' Romani con un ri-feste fatte in Roma, Roma 1637; L. Manzini, Applausi festivi fatti ‘ •"ma per l'elezione di Ferdinando III dal rev. princ. Maurizio card, di Savoia, '637. Sulle feste all’Anima, prima il 17 gennaio 1637 e poi il 1° feb-n<’ ',."1 ja partecipazione di quasi tutti i cardinali vedi Schmidlin 460 ss. edi von Zwiedineck-Sùdenhorst in Pflugk Harttung, Weltgesch., "*1’- Berlino 1908, 502. « v • * A?ta consist- 1631-1644, loc. cit. t i t. * Diarium P. Alaleonis al 17 marzo 1637, Biblioteca V a - 11 ® • * Breve di condoglianza a Ferdinando III del 20 aprile 1637, ,' XIII, loc. cit. , ^.edi * Nicoletti Vie. 10, Bibliotèca Vaticana. 200 s V0N Zwiedineck-Sudexiiorst in Archiv fiir òsterr. Gesch. LVIII "'e anche i particolari sulle istruzioni di Eggenberg.