Avvertimenti di Gregorio XV al suo nepote il Cardinal Ludovico. 59 Ludovisi tenera questo fatto gelosamente nascosto.1 La verità era però, che, mentre correvano sul suo conto siffatte dicerie, Gregorio si dedicava collo zelo primiero agli affari di governo. Precedette ad esempio la Congregazione di Propaganda e ricevette l’arcivescovo di Lione, mandato a Roma per la guerra degli Ugonotti. Della2 sua presunta inferiorità mentale durante la sua stessa malattia dànno smentita gli avvertimenti, a buon diritto celebri, ch’egli diresse nell’aprile del 1622 a suo nepote.3 Essi ono-i;i,no in eguale maniera colui che li diede e colui che li accolse e li serbò come testamento prezioso. Correva allora nel popolo la voce che lo stato di salute di Gregorio XV fosse senza speranza e che la sua fine fosse prossima. Prendendo il monito contenuto in questa voce come punto di partenza, il papa usufruì del riposo involontario impostogli dalla malattia, per fare una lunga conversazione col suo nipote, che se l’appuntò proprio lo stesso giorno e la trascrisse più tardi in forma piìi accurata. Il papa cominciò con un alto elogio per il segretario di stato, celebrò la provata devozione del Ludovisi verso la Santa Sede, li' zelo per l’onore suo, la di lui modestia nell’uso del potere, la sua • j lità negli affari e la sua obbedienza ad ogni cenno del papa, lassò poi a dargli, come suo testamento, degli avvertimenti per la 'ira avvenire, specie per il tempo in cui lo zio pontefice non crebbe più tra i vivi. Ciò che dice il papa è rimarchevole; si sente il vegliardo esperto del mondo versare la piena dell’animo 1 Vedi lo scritto di R. Zeno del 22 ottobre 1622, presso il Brosoii I 374, 1 i' presta fede assoluta e senza critica a codesto informatore litigioso e mor- . benché già il Ramile (III 126 *) abbia descritta assai ben > u, sua iattanza. 2 Vedi gli * Avvisi del 9 e 19 novembre 1622, Urb. 1092, lo<. cit. 3 * « Avvertimenti dati da P Gregorio XV in voce al sig. c„rd. Ludovisi, dal •i ale poi in questa forma sono stati scritti et notati questo dì 10 aprile 1623 » : in margine: steso da Mr Aguchio), Barb. 6908, p. 1-10, Biblioteca Vati-c a n a. Altre copie, in parte col titolo: Ricordi, ivi Barb. 4632, p. 35 ss.; 4696 P- *i<5 ss.; 5893 p. 195, ss.; Ottob. 2206, p. 1 ss.; 2487, p. 81 ss.; 2718, P- 61 ss.; nella Biblioteca Bolognetti 167, Archivio segre-! 0 pontificio; nella Biblioteca Casa natene e X. V. 22. P- -93 ss.; nel Fondo Gesuit. 120, p. 1 ss., Biblioteca Vittorio E m a -Uu ^ 1 e ; nel Cod. A E XI, p. 76, della Biblioteca di S. Pietro in Vincoli (vedi Laemmek, zur Kireheng. 23). Copie fuori di Roma: in Berlino, Re g i a Biblioteca Inforni, 'politie. 20, in Brescia, Biblioteca Q " i r i n . C. III 2; Colmar, Biblioteca civica; Firenze, Archivio di Stato, Carte Strozz., 227, p. 114 ss., e Biblioteca ^a.?liabeccliiana. Parigi, Biblioteca nazionale, Ital. 10416 (cfr. Maesastd I 474 s.); Perugia, Biblioteca civica. E. 17; Rimini, Biblioteca comunale, D. IV 178; Rovigo, Biblioteca d- A c c a d. dei Concordi 8, 4, 16; Stoccolma, Biblioteca Hist. Ital. 4.