972 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo XII. raccolta di antichità dell’era pagana e di quella cristiana, fra cui le armi romane, che Maffeo Barberini aveva trovato una volta nei lavori al lago Trasimeno.1 Alla Biblioteca preziosa istituita da Francesco Barberini era annessa una collezione di straordinario valore di monete e gemme antiche.2 Una sala particolare conteneva i ritratti di uomini celebri, fra cui erano rappresentati in prima linea i Fiorentini.® Nel giardino adorno di statue, fontane, fiori rari ed alberi di alloro, venivano mantenuti anche cervi, struzzi e cammelli.4 Da Lisbona erano giunti, come dono dell’ambasciatore spa-gnuolo Castel Rodrigo, alberi di arancio, di limoni e di cedro, fino allora sconosciuti a Roma.5 Unito al palazzo era un teatro,6 il quale conteneva tremila persone. Esso fu inaugurato nel febbraio 1634 colla rappresentazione del dramma « S. Alessio » composto dal cardinale Giulio Rospigliosi, il futuro Clemente IX, e posto in musica da Stefano Landi, dramma che fondeva insieme armonicamente, a somiglianza del pennello di Pietro da Cortona, elementi cristiani ed ; : -tichi. L’ottima musica e la splendida messa in scena, il volo degli angeli nell’aria e l’apparizione della religione sopra un carro di nuvole, colla quale l’illusione toccò il suo apice, trascinarono gli spettatori all’entusiasmo.7 Quanto fosse l’incanto suscitato nei contemporanei dalla messa in scena dei primi drammi musicali a Palazzo Barberini, risulta dalle descrizioni di Giano Nicio Eritreo, che non rifinisce dall’esaltare gli attori rivestiti di stoffe d’argento e d’oro, i cambiamenti di scena e le prospettive.8 iTeH’anno seguente si cercò ancora di superare quanto si era fatto nel 1634 coll’esecuzione del melodramma, composto anch’esso dal cardinale Rospigliosi. « La vita di santa Teodora ». Mentre il dramma musicale 1 Vedi Tetius 30 s. 2 Vedi ivi 23 s.; N. Heinsius, Olar. Belg. ad Magliabeeh, epist. I 285. Blume III 137. 3 Vedi Tetius 18; Posse, Succhi 130, n. 2. 4 Vedi Tetius 37 s.; Pollak-Frey 331. 5 Vedi i dati di Cassiano del Pozzo, loc. cit. XV 191. Cfr. Jessen, Botanik p. 258. 6 Era a sinistra del palazzo e fu costruito verosimilmente secondo i pi:'111 di Pietro da Cortona; vedi Golzio 11, 46. 7 Vedi Ademollo, Teatri (1888) 8, 10 s., 18 s.; Goldschmidt, Studie» zur Gesch. der ital. Oper, Lipsia 1901, 147 s. Cfr. anche Giona, I primi drammi a Roma e il teatro Barberini nella Rassegna internazionale di musica I- e H. Prunières, L’opéra italien en France, Parigi 1913, che dedica il Prl111. capitolo del suo libro allo sviluppo dell’Opera in Roma nell’età di Urbano \ • Vedi inoltre Zucker, Die Theaterdekoration des Barock, Berlino 1925. A ser\ >/"’ del cardinale Antonio stava anche il famoso cantante .Marcantonio Pasqua >'i • la cui coronazione per opera di Apollo fu rappresentata dal pennello Sacchi; vedi Posse, Sacchi 107 s. 8 Vedi Ambros IV 187 s.