764 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo IX. Un punto straordinariamente importante per la missione del Levante era Costantinopoli, ove i Gesuiti nel 1609 avevano riaperto la loro casa distrutta dalla peste.1 La loro azione colà era tanto più necessaria, perchè dal 4 novembre 1620, il seggio del patriarcato greco era occupato da un uomo, il quale nutriva contro la Chiesa cattolica e il papato un odio non superabile, nè dai suoi correligionari scismatici, nè dai suoi amici olandesi: Cirillo Lucaris.* Questo astuto Cretese, al quale mancava una cultura teologica veramente profonda,3 aveva già prima combattuta in Polonia l’unione dei Euteni4 ed era entrato da patriarca di Alessandria (1602-1620) in relazione con Anglicani e Calvinisti. Il pericolo che da ciò derivava agli sforzi della S. Sede per l’unione aveva già spaventato Gregorio XV.5 Esso era destinato a crescere straordinariamente sotto Urbano Vili, perchè nella sua nuova posizione il Lucaris assunse a compito della sua vita il riempire la Chiesa greca di spirito calvinistico. Naturalmente gli si opposero a Cosi ai;t i-nopoli i Gesuiti; attraverso l’inviato francese De Césy essi ottennero nell’aprile 1623 ch’egli fosse bandito a Eodi, ma già nell’ottobre egli potè rioccupare il suo posto coll’aiuto degli inviati di Olanda e di Inghilterra.8 La prima cosa che fece, fu di far stampare sotto il nome di uno dei suoi scolari, Zaccaria Gerganos, in Wittemberg un catechismo, destinato a diffondere tra i Greci idee protestanti. Il suo tentativo di guadagnare l’inviato francese ai suoi piani parono i Cappuccini; vedi « * Della visita dell’isole dell’arcipelago in virtii del legato del defunto cardinale Giustiniani» (Visite XIII 211 ss.); « * Relatione della visita dell’isole d’Andro, Sira etc. fatta dal P. Michael Albertino e suoi compagni Giesuiti 1635 » dicembre (ivi XIV 173 s.; cfr. ivi 174: * Lettera del gesuita Dom. Mauritio, in data, Chio 25 gennaio 1636: proposte per promuovere la cura d’anime); « * Visita delle isole dell’Arcipelago di Lorenzo Tulina e di due padri Cappuccini 1638 » (ivi XVII 45 ss.); « * Visita delle chiese di Scio 1643» (ivi XXIV 299 ss.); * Visita delle isole ad opera di Dom. Mauritio 1643 (ivi XXV 8); « * Visita dell’isole dell’Arcipelago del P. G. B. Ale*-io 1644» (ivi XXV 187 ss.). Urbano Vili curò molto gl’Italo-greci dell Itali-1 meridionale e della Sicilia. Una prima visita di essi venne intrapresa alla ti»' del 1629 (vedi * Visite Vili 302 s.) una seconda nel 1630 (ivi 318 s.). 11111 terza e una quarta nel 1635 e 1636 (ivi XIII e XIV, Archivio ‘ 1 Propaganda in Roma). 1 Cfr. la presente Opera, voi. XII 275. 2 L’ampia letteratura su quest’uomo, la cui carriera fu movimentata coi»1 quella di nessun altro patriarca greco, è raccolta nel modo migliore da 1 • Meyer nella Realenzyklopàdie dello Herzog XI3 683 s. e dall’EMEKEAi »< JDict. de théol. del Vacant IX 1018 s. Cfr. anche G. Hofmann, Patii11" Kyrillos Lukaris, Roma 1929. _ _ 3 Giudizio di Ph. Meyer nell’art. cit. alla nota precedente, pp- 685, i'1- 4 Cfr. la presente Opera, voi. XI 419 ss. . 6 Cfr. *« Lettera di Msgr. Agucchi al nuntio di Francia», del 25 gennaio Cod. X. V, 31 della Biblioteca Casanatense in Roma- 6 Vedi Fouqueray IV 316s.