36 Gregorio XV. 1621-1623. Capitolo I. davan causa alla debolezza e all’inesperienza del Borghese, altri al fatto ch’egli non si sentisse sicuro dei suoi aderenti.1 Le ombre della notte erano calate sul Vaticano, quando il Ludovisi venne condotto, in mezzo ai due cardinali diaconi più anziani, alla cappella paolina, ove si svolse la sua elezione e il pruno omaggio dei cardinali. La notizia provocò in Roma grande entusiasmo. Un’immensa folla di popolo si raccolse in S. Pietro. Molti invasero anche il conclave, donde furono allontanati solo colla minaccia di gravissime pene. Il papa passò la notte nella cella del Borghese, perchè la sua, in base alla tradizione, era stata saccheggiata dai conclavisti. Il mattino dopo (10 febbraio 1621) Gregorio XV - così volle chiamarsi il Ludovisi in memoria del suo conterraneo Gregorio XIII -lesse la santa Messa nella cappella Sistina; subito dopo il neo eletto papa venne accompagnato in S. Pietro, ove fu acclamato dal popolo.2 A Roma egli era ben conosciuto e col suo gioviale temperamento s’era guadagnato molte simpatie. Anche il sacro Collegio si mostrava assai soddisfatto, poiché non solo i cardinali di Paolo V, ma anche quelli di Sisto V e Clemente Vili calcolavano sul fatto che questi papi avevano contribuito la loro parte all’elevazione di Gregorio XV.3 Era questi salito alla suprema dignità dopo quattr’anni di car-d inalato e proveniva da una famiglia fiorentina, trapiantatasi a Bologna fino dal secolo xn, che aveva dato oramai parecchi personaggi eccellenti.'1 Anche la madre di Gregorio XV, Camilla Bian- 1 Vedi la * relazione dell’Orsini. Secondo la * relazione nell’A r c li i v i o <1 i Stato di Si ni anca, usufruita dal Gindely (Gesch. des Dreiss-igjàhr. Krieges IV 349 s.), il Borghese, al quale mancavano soltanto 2 voti per la maggioranza dei due terzi (35), avrebbe pensato di portare il Campori alla tiara modiante adorazione, al principio del conclave; ma il colpo non sarebbe riuscito, perchè nel locale deH’elozione si accalcò troppo altra gente, spezzando le linee dei cardinali, cosicché quando questi rimasero più tardi soli, il nepote non ebbe pili il coraggio di fare il colpo, per quanto osso fosse stato possibile anche allora. Gli ambasciatori d’obbedienza veneti affermano che il Borghese aveva dapprincipio 6 voti sopra la maggioranza di due terzi, e più tardi ancora tre, ma che non si potè decidere ad agire, perchè non si sentiva sicuro dei suoi aderenti. Barozzi-Berciiet, Roma I 115. 2 Vedi Conclavi I 395; relazione degli ambasciatori di obbedienza veneziani in Barozzi-Berciiet, Roma I 116; * Avviso del 10 febbraio 1621, Uri. 1089 B, Biblioteca Vaticana. I nomi dei conclavisti nel Bull. XII 497s. 3 Cfr. Giunti, * Vita del card. Ludovisi, Biblioteca Corsini in Roma; vedi Appendice u. 7-10. Numerose lettere di felicitazione a Gregorio XV, specie da Bologna, sono contenute nel Cod. E. 70 e 71 dell’A r c h i v i o Boncompagni in Roma. In Mantova l’elezione di Gregorio XV venne festeggiata in modo particolarmente solenne; vedi Ademollo, La bell’Adriana, Città di Castello 1888, 267 ss. 4 Vedi P. Se. Dolfi, Cronologia ielle famiclie nobili di Bologna, Bologna 1 670, 461; Moroni XL 104 s.