740 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo Vili. anche nella sua opposizione a che il camerlengato, divenuto libero colla morte del cardinale Aldobrandini (luglio 1638), venisse conferito al cardinale Antonio Barberini.1 Ad accrescere la tensione fra Boma e Madrid contribuì non poco l’aver Filippo IV nominato il cardinale Borgia presidente del Consiglio d’Italia, e la conseguente sua richiesta per lui della dispensa dall’obbligo della residenza. Allorché Urbano Vili la rifiutò, l’Olivares osservò al nunzio ch’egli appellava dal papa in collera a quello meglio istruito.2 Si continuò anche adesso a Madrid ad essere scontentissimi della fedeltà con la quale il papa rimaneva attaccato al suo principio antico della maggiore imparzialità possibile nella lotta fra sii Absburgo e la Francia. Mentre gli Spagnuoli cercavano di rimuoverlo da questa linea di condotta, essi permettevansi continuamente le usurpazioni peggiori sul terreno ecclesiastico. A Napoli come in Lombardia l’immunità ecclesiastica veniva offesa gravissimamente. Il governatore di Milano, marchese de Leganés, ed i suoi sottoponi si arrogarono dopo la morte del vescovo Landriani, richiamandosi all’economato regio, diritti che annientavano semplicemente l'immunità e la giurisdizione ecclesiastica.3 Forse ancora peggiore ei ; l’oppressione del Collettore apostolico in Portogallo.4 In queste condizioni criticissime seguì un cambiamento nella nunziatura madrilena: al posto del vecchio Lorenzo Camperi. di li a poco venuto a morte, subentrò nell’agosto 1639 il bolognese Cesare Facchinetti.5 Dall’istruzione impartita al nuovo nunzio,6 risulta quale ampiezza spaventosa avesse assunto il cesaropapismo negli stati del re cattolico. A Napoli venivano perpetrati, richiamandosi alla « Monarchia sicula », usurpazioni esorbitanti negli affari interni ecclesiastici, esclusa la giurisdizione papale, la vescovile assortii!:1 quasi totalmente dal tribunale della Monarchia, nelle istanze superiori veniva resa giustizia da laici e le nomine di vescovi erano 1 Vedi * Nieoletti Vili c. 8. 2 Vedi ivi e. 9. 3 Vedi ivi c. 9, p. 567 ss. Una esposizione particolareggiata delle inti" sioni in Pavia (cfr. Bull. XV 210 s.), le quali sono rappresentate del^ tu unilateralmente ed in parte falsamente dal G-alante (Il diritto di placiMi.^> e l'economato dei benefici vacanti in Lombardia, Milano 1894), è data * Istruzione al Facchinetti citata appresso p. 741, n. 1. La fine del con di Pavia avvenne solo nel luglio 1642; vedi * Nieoletti, loc. cit. p. ob 4 Cfr. appresso p. 741 s. VVIl 5 Vedi il * Breve a Filippo IV dell’8 agosto 1639 nelle Epist- -Archivio segreto pontificio. Ivi XV un * Breve a 1 ***' del 12 maggio 1639, secondo il quale già allora il Facchinetti doveva am a Madrid in missione straordinaria per la pace. . . rt,j. 8 Per elevare il prestigio del Facchinetti, Urbano VIII lo n0,'‘nj® vescovo di Damiata; vedi il * Breve a Filippo IV del 6 settembre 163!. 111