670 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo VII. particolarità dell’« Augustinus », che acquistò grande importanza per lo svolgimento che ora seguirà, è la sua inimicizia contro i teologi della Compagnia di Gesù, le cui vedute egli combatte come pelagiane o semipelagiane.1 Qui è in parte il motivo, per cui il giansenismo prende sempre più l’aspetto di una lotta contro la Compagnia di Gesù. Giansenio avrebbe pensato da principio a far stampare il suo libro sottomano, nel palazzo arcivescovile d’Ypres.2 Ma solo sul letto di morte egli fece il passo decisivo, affidando la pubblicazione, per mezzo del cappellano vescovile, ai suoi amici Liberto Fromondus ed Enrico Calenus:3 in tal modo la cosa era collocata nelle mani adatte. Il Fromondus, decano di S. Pietro, era l’insegnante più apprezzato dell’Università di Lovanio; l’arcidiacono Calenus dominava completamente la limitata intelligenza dell’arcivescovo di Malines, Giacomo Boonen,4 al cui vescovado apparteneva Lovanio. Il permesso di stampa, domandato da un Fromondus, non poteva esser ricusato dal sindaco dell’Università, Pontanus; dopodiché un editore a Lovanio era presto trovato. Per quanto la stampa procedesse segretamente, se ne sparsero tuttavia in pubblico voci di ogni genere. I Gesuiti vennero in possesso di alcuni fogli di stampa 5 e ne mossero querela all'mter-nunzio papale Paolo Riccardo Stravius, arcidiacono di Cambrai ed Arras. Certo, la portata della nuova opera non poteva allora essere ancor vista totalmente. Ma Paolo Y aveva proibito la pubblicazione di tutti gli scritti che trattassero del rapporto fra la grazia e il libero arbitrio. In base a questa ordinanza lo .Stravius richiese al rettore dell’Università di far sospendere la stampa incominciata fino all’ulteriore decisione papale, e riferì conformemente a Roma.6 Lo Stravio stesso, però, dubitava che l’LDiversità fosse per procedere contro Giansenio, uno dei suoi dottori e professori. L’ordinanza di Paolo Y, per giunta, aveva già subito parecchi strappi da parte di pubblicazioni rimaste indisturbate. Che i Gesuiti fossero per tacere innanzi agli attacchi appassioni1 abbastanza orgoglioso della sua scienza e vanaglorioso, per mantener la !'l" ranza di poter condurre i teologi per altre vie sotto il nome di sant’Agostm0 (Risi. Jahrbuch 1894, 217 s.). . j 1 Secondo il Rapin egli scrive, piuttosto che la storia dei Pelaghi . una satira contro i Gesuiti. De Meyer 87 annot. 2 Rapin 357. . 3 Vedi il « Testamento » di Giansenio al principio del suo « * * [Fromondus et Calenus], a quorum consilio [archiepiscopus] ^ ^ ^ pendet. Così il gesuita Judoci il 6 luglio 1641, Biblioteca A n g e 1 in Roma S. 3, 1. 5 De Meyer 87; Gerberon I 7 s.; Rapin 415 s. 6 * Nunziat. di Fiandra voi. 25, Archivio segreto P° f i c i o .