IL TEATRO 07 vestito dei suoi abiti sacri. Persino i turchi lo hanno allora considerato come un santo. Degli altri edifizi di Cettigne c’è ben poco, anzi nulla che meriti di essere visitato dal punto di vista artistico. Cettigne è una città in forma- zione come lo erano Sofia e Belgrado venti o trent’anni fa: solamente per queste ultime, il tro- varsi su una grande via di comunicazione fino a pochi anni fa, e poscia sulla linea ferroviaria che unisce direttamente Costantinopoli, ha accelerato lo sviluppo che le speciali condizioni topografiche del Montenegro hanno ritardato a Cettigne. Contuttociò in pochi anni sorsero a destra dei gruppi di case che costituiscono la città, su una grande spianata che serve per gli esercizi militari, e dove ogni sera ha luogo la commovente cerimonia della preghiera della truppa; una vasta caserma che è stata oggetto di particolari cure personali da parte del Principe, l’istituto femmi- nile posto sotto la protezione dell’ Imperatrice di Russia, nè manca ora anche il club al quale è an- nesso un piccolo teatrino che non è certo una me- raviglia artistica, ma che rappresenta già un grande progresso, che probabilmente verrà presto inau- gurato con l’esecuzione di un’opera dovuta al brillante ingegno del principe Mirko. Non è un capolavoro dell’arte pittorica nemmeno il telone: ma siccome il montenegrino ha e vuol sempre Al Montenegro. 7