La genesi della congregazioné'della Missione. 573 d« «ierio più grande era quello di acquistare una prebenda per poi • : vivere il resto dei suoi giorni presso la vecchia madre.1 Ma ¡ giorni di solitudine e di preghiera che egli passò nell’Oratorio appena fondato dal Bérulle, poi cardinale,2 e i dolori interni di qu;ittr’anni, dai quali si liberò quando risolse di dedicarsi intieramente al servizio dei miserabili, lo condussero per altre vie.3 Vece i primi passi attenendosi sempre alla direzione di Bérulle. Por esortazione di questo, egli assunse da Bourgoing, che entrò nel!'Oratorio, la sua parrocchia di Clichv; su indicazioni di Bérulle fer unche il passo decisivo di entrare in stretti rapporti col conte Filippo Emanuele de Gondi, comandante delle galere, dei Agli del naie diventò educatore.4 Quando poi nel marzo 1617 il desi-dei1 ■ di svolgere cura d’anime fra i poveri lo spinge secretamente ad abbandonare la famiglia dei Gondi, è Bérulle che gli procura la parrocchia di Oliatili ori les Dombes ed è di nuovo per consigli!. li Bérulle che si decide verso la fine dell’anno a cedere alle insi enti preghiere dei Gondi e a ritornare nella sua posizione ant edente.6 Anche con un uomo più grande ancora di Bérulle, quale era Francesco di Sales, entrò in intimi rapporti, in occasione clic uesti visitò Parigi nel 1618. Per tutto il tempo della sua vita Vin tizo conservò la più profonda stima del suo amico vescovo, In * insiderò come il padre della sua società di suore 6 e spesso 'i hiamò a lui.7 Francesco di Sales invece mise nelle mani di A ine nzo la cura del suo ordine neo-fondato 8 e del prete modesto di>- di non conoscere alcuno che lo superasse in virtù.9 Vincenzo era appena a mezzo del cammino della sua vita, quando già si meritava tal lode. Delle grandi opere che più tardi resi i famoso il suo nome, non ne aveva ancora chiamata in vita Lettera a sua madre 17 febbraio 1610, in Coste I 18. Maynard I 73. 'Iaynard I 69 ss. Cfr. Coste XI 32 s. Coste, St. Vincent curé de Glichy in Bev. de Gascogne XII (1912) 241-*5,i; : ' Chantelauze, St. Vincent et les Gondi, Parigi 1882. -'Iaynard I 75, 80, 104. I documenti sulla nomina per Clicliy e Chà- 11 in Coste XIII 17 s., 40 ss. Sulla sua opera in Cliàtillon vedi Cordenod !u'l >•l'Uet. de la Soc. Gorini 1908; gennaio: « N’ayant aucune des qualités requises P"ur être précepteur dans une famille d’aussi haute noblesse », abbandonò il suo P°sto, scrive Vincenzo a Gondi (Coste XIII 21). Preghiera della contessa Pcr il suo ritorno ivi, 21 s. «Notre bienheureux père Monsieur de Genève» (Entretien, del 1° gennaio 1644, in Coste IX 159, 170). « Feu notre bon père de Genève » (ivi XI 26). .a deposizione di Vincenzo nel processo di beatificazione del vescovo di Wevra, ivi XIII 66-84; la sua supplica ad Alessandro VII per la canonizzane di Francesco, ivi VII 584 ss. ‘ Cfr. Coste XIV 222-224. s Ivi XII 422. La nomina arcivescovile del 9 maggio 1628, ivi, XIII 84. s « Qu’il ne conaissait point homme plus vertueux que M. Vincent » (Co-'dottore in teologia, a Guilbert Cuissot, ivi, XIII 193).