54 Gregorio XV. 1621-1623. Capitolo I. scudi si spesero per comprare dagli Sforza per Orazio il ducato di Fiano.1 Suo figlio doveva sposarsi con una Colonna, ma questo progetto fallì.2 Niccolò si fidanzò invece alla fine di maggio del 1622 con Isabella Gesualdo, nipote del cardinale dello stesso nome.3 Il 23 novembre 1623 la sposa giunse a Roma e sette giorni dopo fu celebrato il matrimonio in Vaticano.4 Anche Ippolita, la sorella di Niccolò, benché fosse tutt’altro che bella,5 trovò un grande partito. Essa venne fidanzata con Giovanni Giorgio Aldobrandini, nipote di Clemente Vili.6 Il matrimonio fu benedetto dallo stesso pontefice nella cappella Sistina il 25 aprile 1621.7 Aldobrandini ricevette tutti i privilegi di un nepote del papa e quindi il primo posto nella cappella pontificia dopo Orazio Ludovisi.8 Nell’aprile 1623 egli, ch’era già principe di Rossano, venne proclamato dal papa principe di Meldola e duca di Sarsina.9 Gregorio XV fu anche padrino del suo figliuolo.10 Il matrimonio di Niccolò Ludovisi colla nipote del Cardinal Gesualdo, notoriamente ispaniofilo, ed ereditiera essa stessa del principato di Venafro, situato nel regno di Napoli, fece nascere in (lata, Bologna 1621, febbraio 12, nel Cod. E. 70 Archivio Boncom-p a g n i in Roma. 1 Vedi gli * Avvisi del 9 giugno, 28 agosto e 8 settembre 1621, Urb. 1089 B 1090, Biblioteca Vaticana. 3 Vedi * Avviso del 28 agosto 1621, Urb. 1090, ivi. 3 Vedi gli * Avvisi del 2 marzo, 30 aprile e 28 maggio 1622, Urb. 1091, ivi. 4 Vedi * Diarium P. Alaleonis loc. cit. e gli Avvisi del 23, 26 e 30 novembre 1622, Urb. 1092, loc. cit. Niccolò Ludovisi sposò in seconde nozze Polis-sena Mendoza e divenne cosi signore del principato di Piombino (investitura da parte di Filippo IV, 1634; vedi Moroni LXXVIII 43), chè passò più tardi ai Boncompagni. Con ciò numerosi documenti del card. Ludovisi e di Gregorio XV arrivarono nell’ Archivio della famiglia Boncompagni, in Il o in a . Ivi le lettere dirette al card. Ludovisi durante il pontificato di Gregorio XV riempiono non meno di 13 grossi volumi (Cod. E. 70-82); le lettere dirette a! cardinale nel periodo posteriore (1623-1632) costituiscono 16 volumi (Cod. E. 84-99). Le lettere di Lavinia Albergati-Ludovisi a suo figlio, il cardinale, 1623-1632, nel Cod. E. 100. L’archivio conserva anche una copia dei Brevi di Gregorio XV. (Cod. E. 68 e 69). Io usai la raccolta dell’ Archivio segreto pontificio; cfr. Wirz xxvi. 5 « * La sposa è bianca, del resto pigliarei più tosto le gioie che [tortai che lei», scrive A. Possevino il 22 maggio 1621, Archivio Gonzaga in Mantova. 6 Vedi gli * Avvisi del 27 marzo e 1° aprile 1621, loc. cit. La dote della sposa importava 100.000 scudi. Di tale alleanza si discorreva già in un * Avviso del 27 febbraio 1621, Urb. 1089 B, loc. cit. 7 Vedi * Diarium P. Alaleonis, loc. cit. Gli * Avvisi del 28 aprile e 1° maggio 1621 riferiscono altri particolari anche sulle gioie della sposa, che venivano stimate per un valore di 150.000 scudi (Urb. 1089 B. loc. cit.). Intorno al banchetto nuziale vedi * Regin. 804. p. 18».. Biblioteca Vaticana. 8 Vedi gli * Avvisi del 15 e 22 maggio 1621, Urb. 1089 B, loc. cit. 9 Vedi * Avviso del 15 aprile 1623, Urb. 1093 A, loc. cit. 10 Vedi gli * Avvisi del 26 gennaio e 2 febbraio 1622, Urb. 1091, loc. oifc.