CAPITOLO I Elezione, precedenti e personalità di Gregorio XV. - I Ludorisi. Durante i sedici anni di governo di Paolo V la composizione del Sacro Collegio aveva subito dei cambiamenti notevoli. Dei cardinali più anziani solo quelli creati da Sisto V avevano nei cinque rimasti una certa rappresentanza.1 I cardinali di Clemente Vili erano ridotti a 17, mentre il numero di quelli creati da Paolo Y saliva a 46. Complessivamente i membri del supremo senato della Chiesa erano, dunque, 70, ma quelli che arrivarono a Roma in tempo non furono più di 52. Nessuno dei cinque cardinali francesi partecipò all’elezione; dei 1 tedeschi vi prese parte 1 Sopravvivevano ancora un cardinale di Gregorio XIII (Fr. Sforza) e di Gregorio XIV (Od. Farnese); vedi * « Informatione distinta dello stato, numero e qualità de cardinali che si trovano nel s. collegio sino questo giorno 28 gennaio 1621 fatta da Msgr. Ab. Cornare, chierico di Camera in Roma» (1623 Fed. Cornaro divenne vescovo di Bergamo, 1626 cardinale), Ood. C. 20 del-1’Archivio Boncompagni in Roma. Dalla * « Risposta dell’oracolo cortegiano a signori cardinali nella sede vacante di Paolo V» nel Ood. CCCCXI della Biblioteca di S. Croce in Gerusalemme, «he si trova anche nel Cod. Ib 55, p. 291 «.Biblioteca dei Serviti in Innsbruck.il Laemmek (Zur Kirchengesch. 21) ha cavato 5 strofe di ®aggio riguardanti il Bellarmino, Dietrichstein, Borromeo e Medici. Aggiungiamo qui quest’altre: Aldobrandino — fu troppo imperioso il tuo dominio. Delfino — non vuol S. Pietro a Marco star vicino. Zapata — la nation ti toglie la giornata. Doria — tu sei mezzo Spagnuolo s’hai memoria. Araceli — ne Scipio ne i Spagnuoli hai tra i fedeli. Rochefaucauld — Monsieur sei francese e non si può. Rivarola — Romagna fa che non ne sia parola. Borgia — non che alcun duca Valentino risorga. Camporeo — domandane a Pasquino et a Martorio. • Roma — io so che Roma non conosce Roma.