Operosità dei Gesuiti in Moravia. 335 ritt i era stata la dottrina cristiana fatta dai Gesuiti. Dalle tre „•uoit* vennero allontanati i maestri protestanti e ai cattolici venne delimito nei giorni di domenica e di festa di condurre i bambini dottrina cristiana nelle chiese. A mezzo dei bambini vennero -m. .Li-nati i loro genitori e poi gli altri cittadini. Alla riforma dei dintorni della città provvide lo stesso magistrato in unione coi Gesuiti.1 Anche in altri luoghi la compagnia di Gesù registrò grandi succi-si. In Lipnik (Leipnik), che era feudo del cardinale Dietrichstein, il numero dei cattolici salì neH’anno 1624 a 3500. La stessa cittadinanza invocò un decreto che comminava il bando a tutti coloro ili quali fosse più cara «l’eresia che la patria». Una deliberazione del magistrato dispose che tutti coloro che morissero senza i onicssione venissero seppelliti senza campane e fuori del cimitero. Anche qui come altrove fece grande impressione la carità dei padri per i poveri e per gli abbandonati. Un povero che languiva ammalato sia da tre giorni su di un letamaio venne condotto all’ospedale dai Gesuiti. Un secondo, che giaceva sulla strada dopo che -li i ra passato sopra la ruota di un carro, venne da essi portato nella loro carrozza e condotto pure all’ospedale. Quando scoppiò la peste, essi visitarono gli ammalati senza distinzione, non eccettuato il carnefice e i suoi servi, e non interruppero la loro opera sacerdotale nemmeno quando uno dopo l’altro ammalarono di febbre. Essi venivano perciò esaltati dal popolo come « Samaritani del Vangelo e veri pastori ». Quando Dietrichstein intorno ¡»Ha Pentecoste arrivò a Lipnik, dalla città in cui prima v’erano M)li cinque cattolici, uscì ad incontrarlo una massa di popolo. Il cardinale abbracciò i padri dalla gioia.2 Grandi difficoltà incontrarono invece i Gesuiti in Bela Crkva 1 ( i'-kirchen), che era anche un feudo del cardinale Dietrichstein. 'n occasione del suo passaggio la popolazione rurale gli presentò una supplica, perchè fosse loro concesso di esercitare il culto eretico, e ci vollero degli ordini molto severi prima di ottenere il loro ritorno :‘ll antica fede. Un villaggio che resistette con particolare ostinazione dovette sopportare il peso degli acquartieramenti militari per 'ina settimana, dopo di che più di 400 contadini si dichiararono ben 'Imposti.3 Di poi anche in una chiesa delle vicinanze cominciarono numerosi pellegrinaggi.4 H - settembre 1628 Ferdinando II prolungò il termine stabilito •*i nobili e alle città per la conversione fino alla fine di marzo 1 SCIIMIDLIII 648 8. ’Ivi III 582 ss. Cfr. Cordaka I 490; KròSS 275. ’Ivi III 584 s. ‘«»eque enim facile uspiam gens aliqua est prae Moravica ad s. peregri-,l»tiones propensior», dice Schmidl (III 585).