302 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo II. le piazze conquistate a Torquato Conti, comandante delle truppe papali. Carlo Emmanuele di Savoia si vide costretto a desistere dalla sua impresa contro Genova1 e i Veneziani poterono essere contenti di non essersi esposti troppo contro la Spagna. Il perii i ilo di guerra in Italia, che aveva tenuto il papa in tanta ansia, era tolto di mezzo. Pieno di gioia, Urbano Vili comunicava tutto ciò il 6 marzo 1627 in apposita circolare a tutte le potenze.2 Alcuni giorni prima il papa aveva comunicato ai cardinali in concistoro la felice composizione del conflitto valtellinese, del quale aveva dovuto preoccuparsi fin dal principio del suo governo. Nelle sue infaticabili cure per questa vertenza - disse - egli non aveva avuto di mira che la causa di Dio: ora sperava che la ristabilita concordia fra la Spagna e la Francia porterebbe copiosi frutti a vantaggio della causa cattolica.3 Infatti l’accordo delle due potenze cattoliche in un momento in cui da tutti si attendeva il principio di una lotta decisiva fra, i rivali, era destinata a promuovere assai i progressi della restaura -zione cattolica. Mentre i rapporti già prima turbati della Francia con l’Inghilterra essendosi ora acuiti, andavano maturando la rottura, il re danese Cristiano IV e gli altri nemici dell’imperatore di Germania si trovavano in pessima situazione. Le preghiere sempre più pressanti che Massimiliano di Baviera e l’imperatore rivolgévano al papa per ottenere soccorsi finanziari dimostrano quanto costoro fossero prima preoccupati della situazione. In Roma invece non si aveva un giudizio adeguato del pericolo, perchè si credeva che Tilly si sbarazzerebbe alla svelta della accozzaglia di truppe poco addestrate del re danese.4 Tuttavia Urbano Vili fece dei passi presso i vescovi tedeschi8 e presso i ricchi capitoli della Spagna per raccoglier denari.6 In febbraio 16-’6 1 Vedi Balan VI 714. a Vedi i * Brevi all’imperatore, ai re di Francia, Spagna e Polonia, a Massimiliano I, agli Stati italiani e alla Svizzera, tutti del 7 marzo 1627 in Epist. IV, Archivio segreto pontificio. 3 Vedi * Acta consist. al 2 marzo 1627, loc. cit. 4 Vedi la * Relazione di Savelli 21 giugno 1625, Archivio di Stato in Vienna, usato da Schnitzer, Zur Politik 178. Lagnanze di Massimiliano, per l’insuffloienza dei contributi papali, del febbraio e novembre 1625 in Gö'i* II 2, 59, 454. 5 Vedi i * Brevi agli arcivescovi di Salisburgo e .Magonza e ai vescovi '1' Bamberga, Würzburg, Vormazia, Eichstätt, Spira, Strasburgo, Costanza, Basilea, Liegi, Ratisbona, Passavia, Frisinga, Treviri, Augusta, Münster e Pader-borna del 14 giugno 1625. Epist. II Archivio segreto pontificio- 6 Vedi il * Breve ad Olivares del 14 giugno 1625: « Eget novis esercì- tibus stipendiisque Germania». Il clero basso, italiano e tedesco, ha dato il suo contributo. Per quale ragione sarebbero « canonici eatliedralium pollenti ' opibus spectat.ores ». 1 vostri difensori dicono che volete tenere le vostre ri> chezze come ultima riserva. « Comprobate hanc defeusionem. Pecuniae vestrae arma snnt ». Vedi Epist. II, loc. cit.