IL VERDETTO DELLA GIURIA. La Giuria di accettazione per le opere presentate dagli artisti concorrenti alla XVIa Esposizione internazionale d’arte della Città di Venezia, composta dei Signori FELICE CA» SORATI, NAPOLEONE MARTINUZZI, MARIO SIRONI, ARDENGO SOFFICI - eletti dal Consiglio Direttivo - e di ANTONIO MARAINI, Segretario generale dell’ Esposizione, (art. 15 del Reg.) ha rimesso al Presidente dell’Esposizione stessa Co. Pietro Orsi, Podestà di Venezia, la seguente relazione : Venezia, 24 Marzo 1928 » VI. 111. Sig. Presidente, A norma dell'art. 12 del Regolamento per la XVIa Esposizione Internazionale di Venezia, la Giuria avrebbe doouto scegliere tra le opere inoiate, 100 opere di pittura e scul» tura, più, separatamente, una eletta raccolta di bianco e nero. Le opere inoiate erano 1430. Bastano queste cifre a dire quanto arduo e delicato fosse il compito di una scelta affidato al nostro giudizio. Giudizio che è stato compiuto di pieno accordo con il oigile proposito di osservare la più scrupolosa coscienziosità, obiettioa larghezza di vedute, e indipendenza da ogni pressione o raccomandazione. Infati, dopo aoer preso oisione delle opere, una prima scelta oenne condotta senza tener conto del nome degli autori, identificati soltanto in un secondo tempo. Ridotte così le opere a 300, queste vennero riunite tutte in alcune sale, per poterle continua« mente confrontare, le une alle altre, man mano che si procedeva all' ultima selezione. La quale, se ha dovuto superare il numero di cento richiesto dal Regolamento, è perchè, conscia del carattere eclettico e ufficiate dell’ Esposizione, la Giuria ha ritenuto dovesse tale scelta rappre» 9