sentare tutte le tendenze attuali dell'arte italiana, dalle più note e consuete alte più coraggiose e rinnovatrici. Sicché la prevalenza di queste ultime nel risultato finale non tigni* fica unilateralità di preferenze, ma effettioa rispondenza degli inoii a! rapido propagarsi delle correnti giovani nell' arte dell' Italia fascista. E ciò è ragione per i sotto» scritti di oioo compiacimento aoendo, loro porto l’occasione di poter concorrere alla riforma che caratterizza questa XVte Biennale. Le opere scelte così sono precisamente il numero di 245, delle quali 137 di pittura, 53 di scultura 37 di bianco e nero, oltre la saletta futurista, con una percentuale quindi del 17 °/0 sul totale complessivo delle opere pre= sentale all’ ammissione. Esse rappresentano 199 artisti dei quali 45 con più di un’ opera perchè meritevoli di parti» colar rilieoo. La Giuria confida eh’Ella Signor Presidente vorrà accettare la proposta di esporre tali opere, anche se il totale ecceda il numero prescritto dal Regolamento, sicura di decorosamente integrare con esse il contributo degli invitati. E desidera cogliere l'occasione per aggiungere una considerazione dettatale dalla esperienza del lungo difficile suo lavoro. L'opportunità, cioè, di studiare un qualche provoedimento atto a distogliere, per l’avvenire, artisti troppo poco preparati ancora per figurare in una Esposizione dell' importanza di quella di Venezia, dal ten» farne le sorti. Perchè una acconcia limitazione preventioa diminuirebbe la necessità dolorosa di quello scarto abbona dante che, pesando sul giudizio, lo rende più faticoso e laborioso. Bisogna in altre parole far sì che entri nella coscienza degli artisti una valutazione meglio ponderata dell’ atto livello artistico necessario, per poter aspirare ad essere ammessi alle Biennali Veneziane. E pur lasciando all' alto senno della S. V, e alla competenza del oenturo Consiglio direttivo, i modi di applicazione di tale idea, esprime la convinzione che a ciò potrà giungersi con un 10