SALA 40. equivalenza, sta di fronte la falange faune. Essa aggruppa invece gli artisti che tendono a spogliarsi di ogni cognizione estetica dall’ uomo acquisita, per far scaturire libera e gioiosa dal fondo di loro stessi la verginità primitiva e selvaggia dell’ istinto creativo. Un faune della vecchia guardia è Kees Van Dongen, belva che le belle dame di Parigi hanno imprigionato nei loro salotti dorati e che oggi è divenuto il più acuto e comprensivo pittore della mondanità raffinata della metropoli francese. Le sue donne eleganti, esili come cerbiatte, flessuose come giunchi e dagli occhi smisurati e cerchiati di ombra hanno trovato in lui un grande interprete. Van Dongen possiede il senso dell’arabesco e fra i suoi truculenti impasti, cantano a volta dei bianchi argentei e del grigi azzurrini di una bellezza rara. Ma il « mugik > Soutiine è più selvaggio e primitivo. Il suo corpo tardo ed incurvato è tutto violenza ed entusiasmo rattenuti. Un pezzo di tela, dei colori fra i quali non manchino il verde ed il vermiglio, ed egli erompe impetuoso nelle sue figure deformate, grottesche e tuttavia si umane, nei suoi veementi paesaggi, che una mano gigante sembra aver squassati. Quale esaltazione e quale lirismo, nella sua visione allucinata e febbrile, e che dovizia di rarissimi doni nel suo temperamento pittorico! Kremegne, un altro rude artista che l’atmosfera parigina ha smus-sato ed ingentilito, Marc Chagall che con visioni di una deliziosa puerilità, di una grande poesia e di un fantasioso colore sa a volte rapirci, il russo Terechkovitch ed il bulgaro Menkès, chiudono l’avanguardia di questo gruppo. Abbiamo analizzato le tendenze estreme ; ma nella massa che si agita fra questi poli di opposta attività, vi sono artisti ai quali non si può non accennare. Artisti celebri come il giapponese Foujita che con una visione piena di raffinatezza e distinzione disinvolto caracolla fra oriente ed occidente-, come il polacco Kisling che riveste di tonalità sonore e vellutate le sue romantiche figure ; come il norvegese Per Krohg talento fantastico, dinamico e pieno di plasticità. Artisti notissimi come lo svizzero Gimmi, Prax, Detthow, De la Patellière, ed il surrealista Max Ernst. Ma ancor più delle varie tendenze programmatiche, sarà interessante rilevare come nel crogiuolo di Parigi reagiscano le differenti razze, e come, malgrado tutto, il sapore della terra nativa ed il colore delle avite tradizioni rimangano intatte in questi artisti» gustosi e raffinati, i francesi ; primitivi, violenti ed un po’ estatici, i russi ; colti e sensibili, spagnoli e giapponesi ; rudi ed aspri i popoli balcanici. 125