Cure del papa per l’approvigionamento di Roma. 69 sebbene nell’anno suddetto il raccolto fosse stato cattivo. Alcuni Ebrei, che in quell’occasione cercavano di sfruttare la carestia con usure sui grani, finirono sul patibolo.1 Anche contro cristiani, resisi rei su questo punto, si procedette senza riguardo.2 Nell’a-gosto del 1606 il papa mandava ogni giorno i suoi palafrenieri al mercato pubblico, per constatare se c’era abbastanza pane di buona qualità. Giacomo Serra, un esperto finanziere, venne spedito nelle Marche ad acquistare grani.3 Oltre a ciò fu emesso un divieto di esportazione. Si ovviò per quanto fu possibile all’egoismo dei fornai e dei negozianti di granaglie.4 Il papa in quel tempo spese in tutto 160.000 scudi; specialmente dalla Provenza egli fece venire gran quantità di grano. Nel gennaio 1607 tornò dalle Marche il Serra e riferì di aver trovato là provvigioni sufficienti.5 Poco dopo giungevano altri spediti da Civitavecchia. Tuttavia i prezzi rimanevano alti.6 Un editto del giugno 1607 vietò l’usura sul grano sotto pena di morte.7 Per buona sorte il raccolto fu buono. Ma ciò non ostante la questione del grano preparava al papa grandi preoccupazioni. La Camera non voleva rinunciare alla vendita delle sue granaglie vecchie, sebbene queste fossero cattive. Solo quando si decise a mescolarle col grano nuovo, intervenne un miglioramento.8 Il papa mostrò costantemente la più grande vigilanza. Si faceva venire pane dai fornai più diversi per sperimentarlo. Quando scopriva inganni, i colpevoli venivano carcerati. Il prefetto dell’annona, Malvasia, perdette alla fine di luglio il suo posto9 per aver mancato d’energia sotto questo riguardo. Ma con ciò le difficoltà non erano tolte di mezzo. Finalmente, mediante premi d’importazione ed acquisti di granaglie dalla Sicilia, fu eliminata ogni strettezza.10 1 Vedi 1’* Avviso del 19 luglio 1606, Biblioteca Vaticana. Cfr. Gigli presso Frasciietti 18 n. 2 Vedi 1’* Avviso del 23 agosto 1606, Biblioteca Vaticana. 3 Vedi gli * Avvisi del 12, 19, 23 e 26 agosto 1606, ivi. Cfr. gli * appunti del Costaguti nell’A rebivio Costaguti in Roma; vedi Appendice nn. 22-25. Sopra il Serra cfr. la presente opera voi. XI 221, 225 e più sotto P- 78, come pure il Mayer xxlvs. 4 Cfr. gli * Avvisi del 2, 9, 16, 23 e 27 settembre e 7 ottobre 1606, Biblioteca Vaticana. ° Cfr. * Avviso del 6 gennaio 1607, ibid. 6 Cfr. * Avviso del 14 febbraio 1607, ibid. 7 Cfr. * Avviso del 2 giugno 1607, ibid. 8 Cfr. in proposito gli * Avvisi del 23 e 30 giugno, 7, 17, 18, 21 e 25 luglio 1607, ibid. 9 Vedi * Avviso del 25 luglio 1607, ibid. 10 Vedi gli * Avvisi del 18 settembre, e 26 dicembre 1607, ivi. Cfr. il * Breve al «vicerex Siciliae, dux Escalonae», dell’11 marzo 1607, Epist. II 368, A r -chivio segreto pontificio.