121 mestiero! Voi con questi virtuosi avete a fare il ben di Dio. Gio. Sì certo; almeno tale è ¡’opinion della gente. Posso per altro accertarti che certe brutte costumanze si sono perdute. Gli articoli non si comperan più: la virtù del prossimo or è più rispettata, e in tanti anni ch’io fo, Dio liberi, questo mestiere, la mia non solo non fu mai tentata o assalita, ma neppur messa per poco alla pruova. Abb. Se ciò è vero, fa, amico mio, la dovuta giustizia dell’infamia di questo nuovo spettaco- lo. Poveri mici denari I Se vivessi mill’anni, non mi ci lascio pigliar più certamente. Che opera! Che attori! Che sceneI Che decorazioni! E quel basso, si può dar cosa peggiore del basso? Hai sentito com’ha assassinato quel bellissimo minore? Gio. Se l’ho sentito! Abb. In somma, sferza, sferza; fa le nostre vendette, che alla fin fine non è lecito burlarsi sì orrendamente del pubblico. Gio. Amico mio, tu vuoi furmi a drittura picchiare le spalle, poiché sappi che degli antichi costumi questo solo e ancora rimaso. Per altro mi pare che potessimo ottenere il medesimo effetto usando una tal quale bontà di espressioni, la quale senza toglier nulla alla ve-