232 Paolo Y. 1605-1621. Capitolo V. pensioni;1 si aggiunga inoltre che coloro i quali aspiravano alla tiara non potevano agire come sarebbe stato necessario. Già per questo motivo Paolo Y non tenne conto della capitolazione elettorale.2 Lo stesso rigore che ebbe per l’obbligo della residenza fu mostrato dal papa anche nel resto rispetto ai cardinali. Appena al principio del suo pontificato egli ricordò con energia che nessun membro del Sacro Collegio poteva uscire dallo Stato della Chiesa senza il suo permesso.3 Nel 1609 egli restrinse notevolmente gli indulti concessi ai cardinali riguardo al conferimento di benefizi.4 Così stando le cose, non può sorprendere che Paolo V abbia proceduto con piena indipendenza anche nella nomina dei cardinali. Quanto poco il pontefice subisse l’influenza dei principi nel completare il Sacro Collegio, lo esperimento il re di Polonia, Sigismondo III, quando si adoperò caldamente per il conferimento della porpora al già nunzio Rangoni. Paolo Y apprezzava altamente Sigismondo III per i suoi sentimenti cattolici e accondiscendeva volentieri ai suoi desideri; tuttavia ricusò di accogliere questa sua preghiera, ripetutamente e assai insistentemente espressa. Le ragioni sono indicate nella istruzione per il nunzio Diotallevi. Quivi si spiega che il cardinalato non è un semplice titolo di onore; il nominato, invece, coll’accoglimento nel Sacro Collegio diviene consigliere intimo del papa. Nella scelta di questi il capo supremo della Chiesa dev’essere completamente libero.5 Dopoché il Sacro Collegio ebbe perduto cinque dei suoi membri nel primo anno di pontificato di Paolo V,6 il papa procedette l’il settembre 1606 alla sua prima grande creazione di cardinali.7 Essa sopraggiunse del tutto inaspettata. Gl’inviati non ne avevano avuta nessuna cognizione precedente.8 Degli otto nuovi cardinali, 1 In quale ampia misura ciò valesse, risulta dalla « Eelacion del s. colegio dell’anno 1606, Archivio dell’ambasciata di Spagna in Roma. Cfr. il * Discorso del 1618, Archivio Boncompagni in Roma. 2 Vedi Mocenigo loc. cit. 89. 3 Vedi * Acta consist. in data 12 dicembre 1605, Biblioteca Vaticana. 4 Vedi Bull. XI 586 s. 6 Vedi 1’* Instruttione per M1' Diotalevi, vescovo di S. Angelo, destinato da N. S. per suo nuntio al re di Polonia (1614), Ottob. 2434, Biblioteca Vaticana. Cfr. anche l’asserzione fatta più tardi da Paolo V in Siri III 406. 6 Zacchia, Blandrata, Avila, Facchinetti e Valier; vedi Ciaconius IV 463, 7 Vedi * Acta consist., Biblioteca Vaticana. Cfr. Ciaconius IV 401 s. e Cardella VI 120 s., ove sono dati biografici più particolareggiati, di cui si è usufruito nell’esposizione seguente. La letteratura speciale è indicata per ciascuno dei relativi cardinali. 8 Vedi 1’* Avviso del 23 settembre 1606; il redattore di esso pensa che solo Gian Battista Borghese fosse a giorno della cosa (Biblioteca Vaticana). Cfr. anclie la * lettera del Gravio all’arciduca Massimiliano dell’11 set-