4 Leone XI. 1605. Capitolo I. dinal Pietro Aldobrandini, l’influente nepote di Clemente Vili. « Se potessimo ottenere questo con del danaro », così giudica Enrico IV, questo sarà bene impiegato ed io non credo ch’egli lo disprezzi; poiché sebbene il cardinale abbia più abbondanza di ricchezze che ogni altro cardinale prima di lui, pure suppongo ch’egli le aumenterà con gioia. Per questo però egli non mancherà di favorire gli affari della Spagna, ma lo farà meno apertamente e sarà a noi pure favorevole in una cosa o nell’altra.1 Ancor più ìdvamente di Enrico IV si era occupato il Governo spagnuolo della possibilità di un’elezione pontifìcia. Si è calcolato che durante i tredici anni di governo di Clemente VIII il gabinetto spagnuolo abbia ventilato questa possibilità e ne abbia formulato dei pareri almeno ventisei volte.2 Alla morte di Clemente Vili erano ancora in vigore le proposte di un comitato, confermate da Filippo III, che si era occupato del conclave nell’agosto 1601.3 Secondo queste dovevano esser esclusi da parte dei cardinali spagnuoli, con esclusione assoluta, tre membri del Sacro Collegio: Valerio, Medici ed Arigoni. Sebbene la scienza e pietà di Valerio fossero riconosciuti generalmente, pure la sua origine ed i suoi sentimenti veneziani agli occhi degli Spagnuoli costituivano ostacolo insormontabile al conseguimento della tiara. Per l’esclusione di Medici furono decisive le sue simpatie per la Francia e le strette relazioni col granduca di Toscana; per Arigoni, la cui coltura ed abilità non venivano messe in dubbio, era ostacolo la sua età di 53 anni, poiché agli occhi degli statisti spagnuoli, un debole vegliardo, facile ad essere influenzato 4 era il miglior papa. Anche la scelta dei cardinali Baronio e Bellarmino, distinti per la loro scienza e scrupolosa coscienziosità e che nel 1601 non erano stati compresi fra i nominalmente esclusi, solo perchè si credeva che essi non avessero delle probabilità di elezione, erano del tutto inaccetti agli Spagnuoli. Significativo per la incomprensione della diplomazia spagnuola,5 di fronte alla grandezza morale di questi luminari della Chiesa, è la caratteristica che viene loro data di essi: « Baronio » così è detto seccamente, « passa per un uomo capace soltanto di scrivere la storia ».* 1 Vedi Lettres miss. VI 363 s. 2 Vedi Gindely nei Sitzungsberichte der Wiener Akademie XXXVIII 265. 3 * La Junta en materia de Pontificado, in data Valladolid 1601 agosto; manca il giorno, quantunque il documento fosse munito di tutte le firme. L’originale nell’ A r c h i v i o in Simancas 1870-23. 4 Vedi Gindely loc cit. 266, 269 s. 5 Naturalmente non già essa sola; v. il * Discorso intorno ai cardinali, in data novembre 1603, Archivio Boncompagni in Roma. 6 * « Baronio es reputado por hombre que no vale mas que para escrivir historias ». La Junta en materia de Pontificado, Archivio in Simancas loc. cit.