SIMEONE POPOVICH 227 d.’ intendere la così detta scienza delle finanze. Ma credo che i montenegrini, propensi a qualunque innovazione e a tutto ciò che è miglioramento oi- vile, abbiano una gran paura del progresso in que- sto ramo della scienza. E, in verità, non so loro dar torto. Il Matanovich, l’unico personaggio del Monte- negro che era assente da Cettigne e credo dal Principato, durante le feste per il fidanzamento, è un uomo colto e pratico nel tempo stesso; fu- rono da lui negoziati alcuni prestiti che ora vanno man mano estinguendosi, e in pochi anni egli ha saputo dare un certo ordine alle finanze monte- negrine, suparando le difficoltà già accennate. Un progresso più rapido è stato fatto in ciò che riguarda l’istruzione pubblica, del cui ministero è capo il voivoda Simeone Popovich, il quale fino a poco tempo fa era ad Antivari in qualità di prefetto delle provincie marittime. Ha il grado e il titolo di Voivoda senza essere stato militare. Ma questo titolo che viene da voi, guerra, voda (condurre) e che corrisponde al dux (o duca),- non è dato soltanto ai guerrieri. E un alta dignità, una specie di titolo nobiliare, che il Sovrano può conferire in premio di servizi resi al paese an- che in pace. Simeone Popovich non è montene- grino, ma della Serbia ungherese, ed è un col- lega. Anche al Montenegro i giornalisti, come