Buoni rapporti fra Sigismondo III e la S. Sede. 499 questa venne affidata nel settembre 1612 al bolognese Lelio Ruini.1 ¿’Istruzione impartitagli2 indica, quale compito del nuovo rappresentante della S. Sede, innanzi tutto l’attuazione completa dei decreti tridentini riguardo all’erezione di seminari diocesani e alla riforma dei monasteri. Come ai suoi predecessori, anche al Ruini viene prescritto di mantenere la più stretta intesa con il re, con la pia regina e con l’episcopato polacco; specialmente egli doveva tener vivo anche in seguito lo zelo lodevole dei vescovi per la riforma delle condizioni religiose. I buoni rapporti fra Sigismondo III e la S. Sede, che si mostrarono anche nella concessione di un sussidio per la guerra contro la Russia, furono turbati in qualche misura durante la nunziatura di Ruini dalla richiesta fatta con grande ardore dal re del cappello rosso per il Rangoni.3 Paolo Y non voleva vedere per quest’alta dignità candidati raccomandati da sovrani. Egli oppose al desiderio del re una resistenza decisa. Anche Francesco Dio-tallevi, divenuto nell’estate 1614 successore del Ruini,4 ebbe istruzione di togliere ogni speranza in questa faccenda.5 Così pure il nunzio doveva rifiutare un sussidio ulteriore. Di ciò la causa non 1 Vedi il Breve del 13 settembre 1612 in Theiner III 353. Il Ruini giunse a Cracovia il 14 gennaio 1613; vedi WmLEWiCKi, loc. cit. XIV 95. 2 * Instrnttione per Mgr. Ruini destinato Nuntio da Paolo V al re di Polonia, in data 1612 settembre 26, nel Cod. 468 p. 254 s. della Biblioteca Corsini in Roma, nelle Inforni, polit. X 673 s. della Biblioteca Nazionale di Berlino e nell’Ottob. 1066 p. 614 s. Biblioteca Vaticana, parzialmente pubblicata in Laemmer, Zur Kirchengesch. 126 (Cfr. Melet. 335 n. 1); traduzione polacca in Belacye Nune. Apost. II 109 s. Le * relazioni del Ruini del 1612-1613 nel Barb. 6578, Biblioteca Vaticana, del 1614 in Borghese I 855, Archivio segreto pontiicio. 3 Cfr. sopra p. 232. 4 Vedi VAvviso del 30 luglio 1614 in Studi e docum. XV 278. La lettera di accreditamento al re di Polonia, del 4 settembre 1614, è nel Theiner III 358. 6 * Instruttione per M. Diotallevi, vescovo di S. Angelo, destinato da N. S. per suo Nuntio al re di Polonia, dat. 1614 settembre 3, nel Cod. 6600 P- 439 s. della Biblioteca Nazionale di Vienna, copia anche neU’Otioft. 2434 p. 829 s., Biblioteca Vaticana. Il Ranke (III6 App. nr. 83) non dà il fondo da cui l’ha tratta. Le * relazioni del Diotallevi, la cui importanza è stata rilevata con ragione dal Levinson (Polnisch-Preussi-nches aus der Bibl. Borghesiana in Vatik. Archiv, nella Zeitschr. des Westpreuss. 0eschichtsvereins XLVIII 86), trattano anche molto particolareggiatamente la questione della nomina del Rangoni a cardinale; esse si trovano per il 1615 in Borghese II 221 e 227, per il 1616 ibid. 219 e 220, per il 1617 ibid. 225 e 227, per il 1618 ibid. 185, per il 1619 ibid. 235, per il 1620 ibid. 231. Archivio segreto pontificio; quelle dal dicembre 1620 al dicembre 1621 nel Barb. 6579, Biblioteca Vaticana. Cfr. Script Ber. Poi. XII 83 e Bull, de l'Ac. de Cracovie 1893, 108. Le * istruzioni del Borghese del 1615, 1616 e 1619 nella Biblioteca di S. Paolo fuori le Mura 1 n Roma (cfr. Laemmer, Melet. 336 n. 1), le * istruzioni dal gennaio 1615 al 28 ottobre 1617 anche in Borghese II 358, loc. cit., vedi Bull, de l’Ac. de Cracovie 1894, 26.