598 Paolo V. 1605-1621. Capitolo XI. Paolo V, che già aveva pellegrinato a piedi, il 24 gennaio 1620, alla testa di una processione di supplica, da S. Maria sopra Minerva alla chiesa nazionale tedesca,1 aveva seguito con tensione d’animo l’avanzata del duca bavarese.2 Egli comprese pienamente, che la disfatta dei ribelli boemi significava un « indebolimento smisurato della potenza protestante in Germania ».3 Immediatamente dopo la conferma della notizia da parte del corriere di Massimiliano, Paolo si recò alla sua chiesa prediletta di S. Maria Maggiore, e rimase colà una buona ora innanzi all’immagine miracolosa della Cappella Paolina, « ringraziando per vittoria così segnalata e per tante buone conseguenze per la religione cattolica ».4 La pubblica festa di ringraziamento fu indetta per il 3 dicembre. Nonostante il tempo cattivo, il papa prese parte di nuovo personalmente alla processione dalla Minerva all’Anima. Là venne cantato il salmo di gioia « Exaudiat te Domvnus » e fatte preghiere di ringraziamento; la messa di ringraziamento fu celebrata da Paolo V all’altar maggiore. Erano presenti tutti i cardinali, anche quelli che negli altri casi rimanevano assenti per vecchiaia od infermità, tutti i prelati e impiegati di corte, il governatore della città, gl’inviati dell’imperatore, della Francia, di Venezia e di Savoia. La solennità venne chiusa con la concessione di una indulgenza plenaria. La sera vennero sparate salve di gioia da Castel S. Angelo, mentre inviati e cardinali illuminavano le loro abitazioni.5 Hanno la data del 3 dicembre anche le lettere papali di congratulazione a Massimiliano 6 e all’imperatore, nelle quali si insiste sulla importanza della vittoria per la diffusione della fede cattolica. « A quel modo, vien ivi detto, che la defezione boema è stata dapprima la fonte di tanti torbidi in Germania, così ormai la sottomissione dei Boemi ricondurrà all’obbedienza gli altri ribelli ».7 In una nuova lettera all’imperatore, del 19 dicembre 1620, il pontefice diceva ch’egli non poteva esprimere con parole 1 Vedi Schmidlin 452. 2 In un * Breve del 16 settembre 1630 al P. Domenico di Gesù e Maria egli esprimeva la sua gioia per la conquista di Linz. Epist. XV-XVI 200, Archivio segreto pontificio. 3 Giudizio del Ritter nella sua recensione della Gesch. des Dreissjährigen Krieges del Gindely nella Allg. Zeitung 1879, Beil. n. 85. ‘ Così 1’* Avviso del 2 dicembre 1620, Biblioteca Vaticana. 6 Vedi * Avviso del 5 dicembre 1620, Biblioteca Vaticana. Cfr. Schmidlin 452. 6 Epist. XV-XVI 259 (Archivio segreto pontificio), pubblicata in Adlzreiter, Annal. Ili 84 s., e sopra una copia in Dudik, Drei Urkunden aus der Vallicélla zu Rom, Monaco 1857, 9 s.; qui è anche la lettera di Massimiliano al card. Borghese, in data, Praga 1610 novembre 13. 7 Vedi Schnitzer 160.