476 Paolo Y. 1605-1621. Capitolo IX. Il Seminario inglese a Roma ebbe sotto Paolo V nna nuova conferma dei suoi privilegi.1 Il papa si adoperò più volte presso sovrani e magnati a favore dei collegi inglesi sul continente.2 3. In Scozia i cattolici erano oppressi così duramente, che l’inviato francese scriveva, meritare essi ancor più compassione dei loro correligionari d’Inghilterra. Era severissimamente proibito affittare una casa a chi fosse anche solo in sospetto d’essere cattolico. Chi aveva fornito ricovero ad un papista passava per sospetto di eresia. Tre cittadini di Edimburgo, che avevano alloggiato dei sacerdoti, furono condannati a morte; la condanna tuttavia non fu eseguita. Il « delitto » di avere assistito a una Messa fu dovuto pagare da Giovanni Logan con 5000 sterline, da altri coll’esilio; Giovanni Due, che si acconciò ad abiurare, dovette far penitenza, per otto giorni con sacco e cenere.3 Secondochè nel 1609 veniva riferito al Segretario di stato card. Borghese in Roma, l’emigrazione dalla Scozia era consentita solo col permesso del re e dietro promessa che non s’intendeva all’estero farsi cattolici; emigranti cattolici potevano portar con sè solo una parte dei loro averi e dovevano lasciare indietro i figli, che quindi erano destinati ad essere educati in Inghilterra nel protestantesimo. Chi aveva ascoltato messa all’estero, perdeva per sè e per gli eredi tutti i propri beni a favore della Corona. Alla stessa pena sottostavano tutti coloro che venivano scomunicati dai predicanti per papismo ostinato.4 La pena di morte contro i cattolici fu applicata in Scozia raramente. L’esecuzione del gesuita Giovanni Ogilvie a Glasgow nel 1615 fu un’eccezione;5 i nuovi vescovi imposti da Giacomo I alla Scozia presbiteriana vollero con questo giudizio capitale purgarsi del sospetto, che il loro ufficio vescovile avesse qualcosa di comune 1 II 3 settembre 1607, Synopsis 241. 2 * Breve al duca di Lerma del 7 maggio 1605, al re di Spagna, del 5 maggio 1606; il seminario inglese a Madrid * è raccomandato dal papa al re di Spagna il 1611, e * al confessore di lui Luigi de Aliaga il 9 novembre 1611 (Epist. VII, Archivio segreto pontificio). Cfr. Bull. XII 182 s. 3 Bellesheim II 228 ss. 4 Ottavio Mancini al Borghese in data 29 aprile 1609, presso Bellesheim II 470 s. 6 James Forbes, L’ Église catholique en Écosse à la fin du XVIe siècle. Martyre de Jean Ogilvie, Parigi 1885; W. Forbes-Leith, Narratives 296-316; Spillmann nelle Stimmen aus Maria-Laach XV (1878) 1 ss., 155 ss., 399 ss. XYI (1879) 139 ss., 242 ss.; W. E. Brown, J. Ogilvie, Londra 1925. Cfr. Biblioteca Casanatense in Roma. *N. 23 p. 354-356; ivi p. 348-354 * Relazione delle cose di Scozia al card. Aldobrandini.