180 Paolo V. 1605-1621. Capitolo V. bile, anche i dati storici da lui indicati circa l’origine della controversia sono del tutto sbagliati.1 Che si venisse Analmente a un termine della controversia, fu ritenuto a Eoma quale un merito del re di Spagna, il quale fece pressione per una decisione e si fece mallevadore al papa della sua esatta osservanza.2 Spuntò così, col 28 agosto 1607, festa di sant’Agostino, il giorno che pose un termine alle annose discussioni. Paolo V riunì intorno a sè i nove cardinali Pinelli, Bernerio, Givry, Bianchetti, Arigoni, Bellarmino, Du Perron, Bufalo de’ Cancellieri e Taverna e domandò il loro parere su ciò che si dovesse fare.3 Dei nove giudizi che furono dati, due potevano appena esser presi in considerazione per la decisione papale. Taverna opinò che, qualora una delle due opinioni fosse eretica, dovesse esserci una condanna papale, altrimenti non dovesse esserci una decisione. Bufalo desiderava in ogni caso una decisione papale: l’una o l’altra delle opinioni doveva esser condannata oppure ambedue dichiarate verosimili. Egli sconsigliava una prosecuzione ulteriore delle dispute, perchè in tal modo si susciterebbe soltanto confusione nel mondo e ciò non risponderebbe neppure alla dignità della Sede Apostolica. All’opposto, quattro dei nove cardinali si espressero a favore di ulteriori discussioni. Il Pinelli rinnovò il consiglio di far venire a questo scopo scienziati di grido dalla Francia, Spagna, Germania e di fare appello alle Università; poiché, se anche taluni membri della Commissione romana erano di valore scientifico, mancava però la fiducia negli altri. Frattanto si poteva lasciar da parte la questione principale e contentarsi di definire alcune proposizioni sulle quali non v’erano dubbi. Anche Givry, Bianchetti, Ari- colo pensiero» (Cod. Q. 46 f. 19, Biblioteca Vallicelliana in R o ni a). Cfr. Calenzio 59. 1 Secondo lui, l’opera del Molina fu dapprima stampata in Spagna e subito condannata dal Cardinal di Toledo, ma ciononostante pubblicata di nuovo in Portogallo; dalla Spagna la questione si trapiantò in Francia, ove la Sorbona intervenne contro Molina; nel 1596 il papa chiamò i contendenti innanzi al suo tribunale. 2 * Avviso del 10 settembre 1607, Biblioteca Vaticana, 3 Intorno alla seduta del 28 agosto siamo informati da un appunto autografo di Paolo V, presso Schneemann 287 ss.; facsimile deH’importante documento ivi. Sulla trovata di una dissertazione di Berna (1921), secondi' la quale lo Schneemann avrebbe falsificato il documento, per il fatto che non ne dà la segnatura, cfr. W. IIentrich nella rivista Scholastik I (1926) 263-267-La segnatura è: Borghese sez. I, u. 370 A, carta 94. Scorraille I 457. Sopra i cardinali presenti cfr. il Coroni!, che aggiunge al nome di Du Perron: « cum DD. cardinalibus generalibus Inquisiioribus specialiter vocatus » (presso Serry 586). Marzata, che è da ritenere si sarebbe espresso coatro i Gesuiti, era morto il 18 agosto 1607 (ivi 586).