24 Non pertanto nel fare agli altri servigio, e-gli si vuol essere molto guardingo, ed aver rispetto alle proprie forze, a fine che il soperchio buon cuore non nuoca. Narciso è uno di quegli uomini ai quali non uscì mai di bocca più fiate parola che: Farò io, faro io, lasciate a me la cura. Non potete abbattervi in lui una volta, che non lo veggiate sempre anelante e fuggendo, come se avessei ladri alle spalle: appena ha tanto di tempo da masticarvi un addio ■ Ahimè quanta faccenda, quanti fastidii ! e via, che pare il rovaio. Invero egli si può dire il procaccio di tutto il mondo: ad ognuno si proferisce, di tutto s’incarica, non sa mai dire di no: ma per far troppo termina quasi sempre col non contentar mai alcuno, ed è per giunta deriso. Facciamo per tanto piacere, ma riguardiamo innanzi come vi c’impegniamo, e come possiamo riuscire. E a questo proposito, egli mi ricorda d’ un certo abate di villa , il quale ben seppe levarsi d’ imbroglio , in tale affare in cui la soverchia compiacenza gli avrebbe forte nociuto. Andando in città, molte persone, siccome suol sempre avvenire a chi partesi, lo incaricarono di comperar loro non so quali cose. Ciascuno gli diede la sua polizzelta, ov’era notato il proprio bisogno, con promissione di rimborsarlo al ritorno. Il prete promise, e partì. Arri-