Ferdinando II eletto re di Boemia. 563 quanto aveva promesso colla parola e collo scritto, e addirittura per la salvezza stessa dell’anima sua; altrimenti l’arciduca avrebbe dovuto considerarlo come il nemico peggiore di casa d’Absburgo, anzi per il suo distruttore, e pensare a tutti i mezzi per assicurare essa casa contro un tale avversario.1 Il Klesl aveva saputo finora con vera maestria rinviar sempre daccapo la soluzione della questione successoria. Fu un grave colpo per lui, che nella primavera 1617 fosse assicurato il compromesso colla Spagna.2 Gli arciduchi Massimiliano e Ferdinando ritennero con questo di cacciare l’astuta volpe dal suo ultimo nascondiglio. Allorché il Klesl tentò ancora nuove scappatoie, essi gli minacciarono di congedarlo colla forza. Anche l’inviato spagnuolo annunziò al cardinale, che avrebbe presentato querela al papa. Ora, finalmente, il Klesl dovette far la concessione di promettere per l’agosto 1617 la convocazione della Dieta elettorale boema. Nel caso che questo termine non fosse stato osservato, gli arciduchi pensavano a impadronirsi della persona del Klesl; ma esso venne ancora abbreviato allorché l’imperatore alla fine dell’aprile 1617 ammalò in guisa preoccupante. Il Klesl dovette quindi acconsentire, che gli Stati boemi fossero convocati per il 5 giugno.3 La proposta dell’imperatore fu, considerando la sua vecchiaia imminente e la rinunzia dei suoi fratelli Massimiliano e Alberto, di ordinare la successione in Boemia in modo, che l’arciduca Ferdinando da lui adottato venisse « accettato » (non eletto) « proclamato e coronato come re ». Intimidita l’opposizione protestante, il 6 giugno seguì quasi all’unanimità l’accettazione di Ferdinando per re di Boemia, avvenimento salutato da Paolo Y colla più grande gioia.4 Allorché Ferdinando ebbe promesso di confermare dopo la morte di Mattia i diritti e privilegi boemi, fra i quali era anche la Lettera di Maestà, ebbe luogo il 19 giugno la coronazione ,5 Poco prima di questi avvenimenti Paolo V aveva ancora una volta premuto sul Klesl per regolare la successione imperiale.6 La faccenda fece un passo avanti, allorché l’imperatore al principio d’agosto si recò, insieme con Ferdinando, con suo fratello Massimiliano e con il Klesl, dall’Elettore di Sassonia Giovanni 1 Vedi Hurter VII 59 s. 2 Vedi ivi 74; Gindely, Dreissigjahr. Krieg I 53 s. L’esposizione del Ranke, Zur deutschen Gesch. 248, è parzialmente errata; l’obbligazione segreta di Ferdinando ivi nominata ha la data del 31 gennaio, non del giugno, 1617. 3 Vedi Gindely loc. cit. 55 s. 4 Cfr. il * Breve del 22 giugno 1617 all’imperatore Mattia, Epist. XIII 32, Archivio segreto pontificio. 5 Vedi Gindely I 159 s. 6 Vedi i * Brevi al Klesl, pure mancanti in Hammer, del 13 e 21 maggio 1617, in Epist. XII 289 e 293, Archivio segreto pontificio.